Da Mourinho a Wenger: “Vogliamo subito i rigori”

Basta tempi supplementari, si va direttamente ai rigori: questa la richiesta formulata da alcuni dei più importanti allenatori d’Europa (fra cui José Mourinho e Arsene Wenger) durante il summit Uefa di Nyon di mercoledì. A fare da portavoce alla proposta, valida per le partite di Champions League ed Europa League, è stato Sir Alex Ferguson che, in qualità di ambasciatore, ha espresso il suo malcontento “nel vedere molti giocatori che si trascinano stancamente per il campo durante l’extra time, in attesa di arrivare ai tiri dal dischetto, cosa che inevitabilmente succede”. Uno spettacolo andato in scena anche durante l’ultima finale di Champions, ma di certo non degno di un’occasione tanto prestigiosa. Da qui l’idea, sponsorizzata da Sir Alex e colleghi, di saltare a pie’ pari i sempre più inutili tempi supplementari, esattamente come già si fa nella Coppa Libertadores (l’equivalente sudamericano della Champions League), così da preservare anche fisicamente i calciatori, visto che negli ultimi anni il numero delle partite è aumentato di pari passo con la fatica che si fa in campo.

un vantaggio per le squadre minori? — Preoccupazione quest’ultima che è pure del direttore tecnico dell’Uefa, Ioan Lupescu, che si è interrogato “sull’effettiva utilità dell’extra-time nel calcio attuale”, sebbene l’alto dirigente abbia anche espresso le sue perplessità sull’eventualità di andare direttamente ai rigori “perché per molti allenatori questo potrebbe essere un vantaggio per le squadre più piccole, che tenderebbero a difendersi ancora di più”. Il meeting di Nyon è anche servito ai tecnici per avere un sunto tattico di Euro 2016: si è così scoperto che le squadre che hanno attuato un maggior possesso palla hanno vinto solo il 31% delle partite del torneo, mentre 11 dei 15 incontri della fase ad eliminazione diretta sono andati alle formazioni che tenevano meno il pallino del gioco.

 Simona Marchetti 

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