Crollo Verona, poker Novara Il Frosinone mette la quarta

L'esultanza del Novara. Lapresse

L’esultanza del Novara. Lapresse

Colpaccio del Novara al Bentegodi: la squadra di Boscaglia travolge 4-0 la capolista e aggancia lo Spezia a quota 17 punti. Quarta vittoria di fila per il Frosinone, che batte 3-1 l’Ascoli e scavalca il Cittadella, fermato dal Benevento. La Salernitana vince in rimonta con la Ternana passando da 0-2 a 4-2, 1-1 tra Carpi-Avellino e Perugia-Trapani. Pareggio a reti inviolate tra Virtus Entella e Pro Vercelli.
benevento-cittadella 1-0 — Ceravolo al 35′ del s.t.

carpi-avellino 1-1 — Ardemagni su rigore al 6′ del s.t., Lasagna all’8′
Toscano mette un bullone sulla sua traballante panchina strappando un punto d’oro a Carpi. Gli emiliani (5 punti nelle ultime 5 gare) rimediano con Lasagna allo svantaggio di Ardemagni, ma confermano di non attraversare un grande momento e restano all’ottavo posto. Castori ritrova Letizia, Di Gaudio e Lasagna fra i titolari in un inedito 4-1-4-1 in cui Mbaye fa da scudo davanti alla difesa. Toscano cambia ancora e sceglie il 4-4-2: Mokulu e Ardemagni in attacco, fra i pali richiamato d’urgenza Radunovic dal ritiro dell’under 21 serba per il ko di Frattali. La gara la fa il Carpi, che però fatica a trovare spazio nei 16 metri finali. Di Gaudio innesca Lasagna al 17′ ma il suo mancino è fuori di poco. Dopo il destro out di Romagnoli (22′), in un minuto le due palle migliori per gli emiliani al 36′: prima dallo scambio Bianco-Pasciuti nasce un cross che Lasagna in area piccola non riesce a mettere dentro, sul proseguimento Letizia centra, Crimi serve col petto Pasciuti il cui destro a pelo d’erba trova la strepitosa risposta di Radunovic in corner. Nei 2′ di recupero Migliorini e il portiere serbo pasticciano appena fuori area, ma nessun carpigiano arriva sulla palla vagante, poi dall’altra parte Mokulu chiede un rigore per un contatto con Mbaye (ma è il belga che calcia il senegalese) e poi se la prende con la curva carpigiana che lo “beccava” e con Colombi: ne nasce un parapiglia sedato dall’arrivo dell’arbitro. La gara si accende all’improvviso a inizio ripresa, dopo il sinistro dal limite alto di Lasagna. Al primo affondo l’Avellino passa: Mokulu difende palla in area, sul rimpallo Sabbione entra tardi su Ardemagni causando rigore. Dal dischetto l’ex di turno non perdona e spiazza Colombi per il secondo gol in stagione, interrompendo un’astinenza di 464′ in trasferta per la squadra di Toscano. Non c’è nemmeno il tempo di esultare che arriva il pari. Pasciuti pennella su punizione, sul secondo palo Sabbione fa da sponda e Lasagna prima si vede il tiro respinto da Perrotta, poi sul tap in la scaraventa in rete. Il quinto centro dell’attaccante scalda il Carpi, che sfiora il sorpasso subito con Lasagna e Bianco, ma soprattutto col neoentrato Bifulco (Castori passa al 4-4-1-1) che liberato da Di Gaudio trova la parata di piede decisiva di Radunovic. Il Carpi assalta nel finale e meriterebbe anche un rigore quando Migliorini affonda Di Gaudio in area, ma Mainardi lascia correre. Lo stesso difensore viene poi espulso per doppio giallo, ma anche un 11 contro 10 l’1-1 non si sblocca e sorride solo l’Avellino. (Davide Setti)
frosinone-ascoli 3-1 — Soddimo al 42′ del p.t.; Ciofani al 9′ del s.t., Cacia al 12′, Soddimo al 31′
Superbo Frosinone. Al Matusa batte 3-1 l’Ascoli, dà spettacolo per buona parte della gara, scavalca il Cittadella e si porta in seconda posizione con 27 punti, a sole tre lunghezze dalla capolista Verona. I ciociari, dunque, approfittano dei passi falsi delle prime due e si avvicinano minacciosi alla vetta. Frosinone in vantaggio al 42′ del primo tempo con Soddimo che, poi, alla mezz’ora della ripresa segnerà il terzo gol dei giallazzurri, mettendo in cassaforte il risultato. Nel secondo tempo, dopo 9 minuti, invece, Daniel Ciofani aveva raddoppiato per i padroni di casa, mentre 2 minuti più tardi c’era stata la rete di Cacia che aveva illuso gli ospiti. (Maurizio Di Rienzo)
perugia-trapani 1-1 — Nicastro (P) al 39′ del s.t., Coronado (T) al 41′
Dopo due vittorie consecutive in trasferta (con Vicenza e Pisa) si ferma la corsa del Perugia, bloccato al Curi sul nulla di fatto da un buon Trapani, a dispetto dell’ultimo posto in classifica. Non c’è stato spazio solo per il calcio, ma anche per la solidarietà e non solamente perché il 30% dell’incasso verrà devoluto alle popolazioni e alle attività economiche di Norcia colpite dal terremoto, ma anche perché il Perugia ha ospitato sugli spalti una delegazione di sfollati, regalando loro una domenica di distrazione. Per la quarta volta Serse Cosmi è tornato nella propria città da avversario (era già capitato nell’ottobre 2004 alla guida del Genoa e poi in due occasioni con il Trapani) in quello stadio che lo vide protagonista in serie A sulla panchina del Perugia dal 2000 al 2004. Davanti ai 10mila del Curi, la partita non ha offerto un grande spettacolo, con le emozioni racchiuse tutte nel finale. Era stato il Trapani a sfiorare per primo in vantaggio, con la girata all’11’ di Barillà su traversone di Canotto, con palla di poco a lato e poco dopo lo stesso Canotto ha avuto sulla testa la palla buona per insaccare, ma ha girato debolmente, tra le braccia di Rosati. Per il Perugia solo una conclusione di Guberti deviata da Pagliarulo sull’esterno della rete, dando a gran parte del pubblico l’illusione del gol. Nella ripresa si è visto subito un Perugia più intraprendente, con una penetrazione centrale di Nicastro conclusa con un tiro centrale, facile presa per il portiere Guerrieri. É stato con l’ingresso in campo di Rolando Bianchi (applaudito a lungo dal pubblico) che il Perugia ha fatto nella ripresa le cose migliori ed ha trovato il vantaggio nel finale grazie a Nicastro, che ha insaccato con preciso colpo di testa. La gioia dei biancorossi è tuttavia durata ben poco, visto che il Trapani ha raggiunto il pari nella successiva azione, con Petkovic che ha servito in verticale Coronado, che ha battuto Rosati sull’uscita. In pieno recupero i sicliani hanno reclamato un rigore per un fallo di Monaco ai danni di Petkovic. Lo scorso 22 febbraio proprio vincendo al Curi il Trapani iniziò una serie strabiliante di risultati (12 vittorie e 4 pareggi) che portò la squadra di Cosmi sino al terzo posto della classifica finale. Ora con questo pareggio (seguito a quattro sconfitte di fila in trasferta), Cosmi spera che possa avvenire la stessa risalita. (Antonello Menconi)
salernitana-ternana 4-2 — Palombi (T) al 23′ del p.t., Falletti (T) al 28′, Perico (S) al 32′, Coda (S) al 45′, Vitale su rigore (S) al 49′; Rosina al 25′ del s.t.
La Salernitana torna a vincere. Dopo oltre un mese la squadra campana torna al successo conquistando tre punti utili a migliorare la classifica e rasserenare l’ambiente. Un sospiro di sollievo per Sannino. Per la Ternana, invece, il secondo ko consecutivo ed il rammarico di aver gettato al vento una ghiotta opportunità per non aver saputo capitalizzare il doppio vantaggio costruito lasciando alla Salernitana la possibilità di vincere in rimonta. Primo tempo pirotecnico caratterizzato dall’imperioso allungo della Ternana che costruisce in pochi minuti un doppio vantaggio. Al 23′ Palombi, su cross di Zanon, anticipa Mantovani e di testa sblocca il risultato. La Salernitana accusa il colpo, sbaglia le cose più facili e, cinque minuti dopo, Falletti supera Della Rocca e con un tiro forte e preciso realizza il raddoppio. Per la Salernitana ci sono solo fischi ma i campani tornano immediatamente in partita grazie a Perico. Al 32′, al termine di una mischia, Valjant sbaglia il disimpegno ed il pallone finisce tra i piedi del difensore che, con una conclusione in diagonale, riporta in quota la Salernitana. La svolta, però, arriva poco dopo. Al 39′ Meccariello entra in modo scomposto su Odjer, che poco prima aveva sostituito l’infortunato Busellato. Per l’arbitro è espulsione. Carbone schiera Masi per non modificare l’assetto difensivo. Ma il finale di primo tempo regala il sorpasso alla Salernitana. Al 45′ Coda trasforma un calcio di punizione. Poi, in pieno recupero, il direttore di gara assegna un calcio di rigore per fallo di Germone su Perico. Dal dischetto l’ex Vitale segna il 3-2 con una conclusione potente. Nella ripresa, nonostante l’inferiorità numerica, la Ternana attacca ma non punge; la Salernitana, invece, controlla ed a 20′ dalla fine chiude i conti. Coda tira dal limite dell’area ma Di Gennaro non trattiene e sulla corta respinta Rosina, indisturbato, va in gol. Prima del triplice fischio c’è la traversa di Coda e poi l’espulsione (doppio giallo) di Surraco in pieno recupero. Sorride la Salernitana, non la Ternana, a fine gara a rapporto dai suoi tifosi. (Roberto Guerriero)
verona-novara 0-4 — Casarini (N) al 17′ del p.t.; Viola al 20′ del s.t. Faragò al 31′, Galabinov al 42′
Al Novara riesce tutto, al Verona poco o nulla. Ride Boscaglia, riflette Pecchia. Il 4-0 del Bentegodi non è la storia vera della partita, ma il campo ha raccontato di un Novara spietato davanti ad una capolista meno brillante di altre volte e costretta a fare i conti con fischi arbitrali che certo non l’hanno aiutata. Pecchia avanza Romulo sulla linea degli attaccanti e inserisce Valoti in mediana, Boscaglia aggiunge un centrale alla sua difesa affiancando Mantovani a Troest e Scognamiglio lasciando in panchina la qualità di Adorjan. L’Hellas alza subito il ritmo, il destro a giro di Pazzini (12′) trova i guanti di Da Costa ma al 17′ è il Novara che va in vantaggio. Galabinov viene pescato al di là della linea dei difensori del Verona, bravo a non lasciarsi ingolosire dal tiro affrettato ma a premiare l’accorrente Casarini il cui preciso destro a giro batte Nicolas. Il colpo è duro da assorbire, il Verona torna ad attaccare a testa bassa ma al 21′ è Faragò dopo una veloce ripartenza a colpire da buona posizione in diagonale che mette i brividi a Pecchia. Pazzini (33′) sfiora il palo con un destro dal cuore dell’area, ma è ancor più ghiotta l’occasione che al 42′ fallisce Galabinov a tu per tu con Nicolas, bravissimo a restare in piedi fino all’ultimo e a trasformare il cucchiaio del possibile 0-2 nella presa più facile del mondo. Abbattista manda tutti negli spogliatoi dopo un minuto di recupero, il Novara è avanti. L’Hellas non parte benissimo, al 2′ Faragò crossa dalla destra e sulla corta respinta di Caracciolo il pallone capita proprio sul destro di Galabinov che però ciabatta il diagonale. Palla fuori di poco. Passano dieci minuti e Pecchia rompe gli indugi. Dentro Luppi, fuori Fossati. Servito il 4-2-4, persino col doppio centravanti quando (17′) Ganz prende il posto di Valoti. Romulo diventa mediano insieme a Bessa, con Luppi e Siligardi esterni e la coppia Pazzini-Ganz a riempire l’area. Il Novara però è letale e al 20′ raddoppia. Faragò fa quel che vuole a destra, intelligente il passaggio all’indietro a premiare il rimorchio di Viola che dal limite la mette dove Nicolas non può arrivare. Il Verona protesta quando Scognamiglio affossa Pazzini in piena area. Si fa male Caracciolo, entra Maresca. Tutto però è inutile, perché il Novara ha bisogno di poco per fare strada e addirittura chiudere la contesa. Dickmann crossa, Faragò si ritrova col pallone sul destro a due metri da Nicolas ancora in posizione sospetta. Comoda la botta sotto la traversa per il suo quinto gol stagionale che fa cadere il gelo sul Bentegodi. Galabinov (42′) di tacco firma addirittura il quarto, il Bentegodi continua a cantare. Ma il punteggio del tabellone è impietoso. (Alessandro De Pietro)
virtus entella-pro vercelli 0-0
L’Entella rallenta. Complice magari la giornata di sosta forzata per il rinvio della gara di Ascoli, i biancocelesti escono dal match con la Pro Vercelli con meno brillantezza rispetto al passato. Agli ospiti, però, va il plauso di aver imbrigliato il gioco di una squadra dai più indicata come una delle più in forma del momento. Primo tempo frizzante. Inizia Emmanuello che ci prova due volte tra il 4′ ed il 5′: Iacobucci respinge nella prima circostanza, nella seconda mette in angolo. Sull’altro fronte Iacoponi ha la palla buona sulla testa da pochi passi all’8′. Ma il difensore di casa probabilmente resta sorpreso dall’arrivo della palla e colpisce debolmente. La gara prosegue in equilibrio, ma con occasioni da entrambe le parti. Moscati per l’Entella al 16′ chiama alla respinta con i pugni Provedel. Stessa situazione dall’altra parte al 24′ anche se la punizione di Mammarella è davvero molto insidiosa. Nel finale del primo tempo restano da segnalare un tiro diagonale di Caputo al 29′ che trova Provedel sul primo palo, una girata di testa di Masucci alta e per la Pro Vercelli un potente destro di Lamantia che Iacobucci respinge con i pugni. Nella ripresa la Pro Vercelli pensa più a difendersi. L’Entella spinge di più, ma spazi giocabili ce ne sono davvero pochi. Tra le azioni degne di nota, un diagonale di Masucci parato a terra (53′), un tiro al volo di Ceccarelli (55′) che Provedel respinge e una conclusione smorzata da un difensore di Costa Ferreira con la palla che lambisce il palo (82′). Il risultato di parità finale, tuttavia, rispecchia i valori messi in campo dalle due squadre. (Italo Vallebella)

 Gasport 

Precedente Triplete, dove sono gli eroi? E' rimasto soltanto Santon Successivo Ungheria-Andorra, le formazioni ufficiali: il bolognese Nagy titolare