Conte e l’enigma trequartista: Sanchez azzardo o soluzione dei problemi?

Con Eriksen sulla porta e Sensi ancora out, il tecnico cerca alternative in quel ruolo (Vidal) e non sembra convinto del cileno dietro le punte già dal 1′. Ma c’è chi si fida di lui a occhi chiusi

“Non tratteniamo un giocatore che vuole essere ceduto…”. Le parole di Beppe Marotta, ieri nel prepartita di Inter-Torino, sono praticamente la pietra tombale sulle possibilità di conferma di Christian Eriksen all’Inter. Il danese ha la valigia in mano e, adesso, diventa fondamentale per Antonio Conte trovare un giocatore che lo sostituisca come trequartista. Si può cercare in casa o guardarsi attorno in vista del mercato.

se ci fosse sensi…

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Conte – dopo la mutazione tattica dell’Inter, abbozzata nel finale della scorsa stagione e concretizzata in quella in corso – aveva identificato il giocatore “ideale” per giocare alle spalle degli attaccanti. Non Eriksen, che non l’ha mai pienamente convinto, ma Stefano Sensi, che nella visione dell’allenatore è quel giocatore in grado di garantire inventiva, ma anche equilibrio alla squadra; assist e gol, ma pure le giuste letture sulle linee di passaggio; la capacità di alternarsi nelle due fasi, soffocando le iniziative del play avversario per poi portare fantasia negli ultimi venti metri di campo. Tutto ciò che Eriksen, pur con tutta la buona volontà, non è riuscito a fare. Purtroppo per Conte, Sensi è tormentato dai problemi fisici e finora ha giocato soltanto 110 minuti nelle prime tre partite di campionato. Poi, come alternativa a Eriksen, come trequartista è stato schierato Barella (nel finale della passata stagione era stato provato persino Brozovic…) e anche Sanchez. Ieri, contro il Torino, con il cileno e Lukaku punte, alle loro spalle ha agito invece Vidal. Per l’arrembaggio finale, poi, Lukaku e Lautaro davanti, Sanchez trequartista, Barella e Vidal in mezzo.

Sanchez trequartista o no?

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Sanchez trequartista non è una novità assoluta, all’Inter. Conte l’aveva provato in quel ruolo già nella passata stagione: da titolare contro la Fiorentina in Coppa Italia, poi nel finale delle partite contro Parma e Bologna. E in questo inizio di stagione ha fatto il trequartista nel finale di Inter-Fiorentina servendo l’assist per il gol del 4-3 di D’Ambrosio. Poi ancora nei pochi minuti contro il Milan e ieri. In generale, in quel ruolo se l’è cavata più che bene, tanto da ispirare anche il c.t. cileno Rueda: “Sanchez non riesce a trovare continuità nell’Inter, ma in nazionale continua a fare grandi cose. Per questo ho deciso di schierarlo trequartista, proprio come all’Inter, per metterlo in condizioni migliori”. Anche illustri opinionisti sono convinti che il cileno possa fare la differenza alle spalle di una o due punte. “Lui è bravo a muoversi su tutto il fronte d’attacco. Secondo me è bravo anche a fare il trequartista, con due punte quando vuoi fare la partita. Può giocare in maniera egregia, anche come caratteristiche si completa con Lukaku”, ha detto Lorenzo Minotti, opinionista di Sky, qualche mese fa. Mentre Francesco Guidolin, che lo allenò a Udine, già in tempi non sospetti era convinto che la sua posizione fosse sulla trequarti: “La cosa fondamentale è il ruolo: può giocare esterno in un 4-3-3, può fare la prima punta, ma il suo posto è quello di trequartista. Quando cambiammo il modulo piazzandolo dietro a Di Natale nel 3-5-1-1 diventò devastante. Svariava su tutto il fronte, giocavamo senza punti di riferimento. È ottimo anche in fase di non possesso”.

Antonio sceglie Vidal

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Conte, però, al momento non sembra essere convinto. Tanto è vero che ieri, dopo la partita con il Torino, ha speso parole importanti per Vidal, non Sanchez: “Sarei soddisfatto di Arturo anche se lo mettessi in porta ed è così importante per noi che potrebbe giocare ovunque. Ha capacità realizzative importanti e gli piace offendere, ecco perché può fare anche il trequartista. Si può adattare da centrocampista centrale, anche se penso che il suo ruolo sia quello che gli consenta di avere libertà d’inserimento. Ha la conclusione e il gol nel dna”. Sanchez, però, è un attaccante che, per caratteristiche, arricchisce molto le possibili soluzioni offensive di un’Inter ancora alla ricerca della chiave giusta per essere dominante sempre, non soltanto quando deve buttarsi in avanti disperatamente per recuperare il risultato, come accaduto contro il Torino. In attesa del recupero di Sensi e di possibili mosse sul mercato, Sanchez trequartista da inizio partita potrebbe essere una mossa coraggiosa.

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