In una lunga intervista rilasciata al Guardian, Ceferin ha parlato della situazione della Uefa dopo i recenti sviluppi legati alla Superlega e alle dimissioni di Boban: “Direi che la Uefa, sotto certi punti di vista, è cambiata in meglio. Spero e credo di non essere cambiato molto come persona. I miei amici sono ancora miei amici e sono solo molto, molto stanco. Se qualcuno a 20 anni mi avesse chiesto: ‘Vuoi diventare presidente della Uefa?’ Avrei detto: ‘Quanto devo pagare?’ Adesso sono ben pagato per questo, ma c’è anche molto stress. Sei costantemente esaminato, spesso per cose stupide, ma devi adattarti“.
“Non vogliamo opporci al cambiamento”
Ceferin ha proseguito: “Il denaro, o le persone che pensano di poter comprare tutto, hanno comprato praticamente tutti gli sport tranne il calcio. Questo è dovuto ai nostri fan, alla nostra cultura, alla nostra storia. Il calcio è di gran lunga il miglior prodotto europeo. L’economia esce dall’Europa ma il calcio resta qui. Non vogliamo opporci al cambiamento, ma vogliamo anche proteggerlo. Non puoi semplicemente comprare un club e fare quello che vuoi, poi giocare nelle nostre competizioni e far finta che tutto vada bene. Abbiamo meccanismi per salvaguardare il sistema e stiamo cercando di fare del nostro meglio”.
Ceferin e l’addio di Boban
“La sua partenza non ha causato sconvolgimenti significativi, per non parlare di onde d’urto, all’interno della Uefa o della comunità calcistica europea, anche se è stata inaspettata. Discuteremo ulteriormente la questione quando arriverà il momento opportuno, probabilmente dopo il nostro congresso. Non merita il mio commento. Le persone che conoscono sia lui che me arriveranno naturalmente alle proprie conclusioni”.
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