Calha, voglia di Inter: “Nessuno mi ha chiamato per il rinnovo, ma voglio parlarne”

Il centrocampista turco: “Voglio ripagare la fiducia del club vincendo un altro trofeo, magari lo scudetto. E per la Champions ho strane sensazioni, positive…”

Tra presente e futuro, Hakan Calhanoglu dice tutto sui suoi prossimi obiettivi con l’Inter e il rinnovo di contratto, che scade nel 2024. Su quest’ultimo punto il centrocampista nerazzurro confessa: “Ausilio non mi ha ancora chiamato, ma ho voglia di parlarne, aspetto sia lui a contattarmi”. Adesso però ha altro a cui pensare: “Mi sento bene, ho lavorato anche durante le vacanze per restare in forma. Voglio essere ancora più importante per l’Inter – dice in un’intervista al Corriere della Sera -. Qui mi hanno aiutato da subito, mi hanno fatto sentire a mio agio. Voglio ripagare questa fiducia vincendo un altro trofeo, magari lo scudetto”.

Questione di fuoco

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Con il rientro di Brozovic come regista, Calha può tornare al suo ruolo naturale da mezzala: “I calciatori intelligenti si sanno adattare, io credo di averlo fatto bene in una posizione che comunque conoscevo già perché in nazionale gioco da mediano. Poi puoi essere alto o basso ma in campo fai la differenza se hai il fuoco dentro. Devi essere cattivo nei duelli, intenso. In questo penso di essere migliorato. Prima ero più elegante, leggero, un classico numero 10. Non avevo la cattiveria che ho oggi. Da quando ho cambiato ruolo sono più aggressivo e corro tanto, mi sacrifico”. E su Inzaghi: “Abbiamo un ottimo rapporto, è una delle persone che più mi ha voluto all’Inter, ha dimostrato di credere nelle mie qualità dal primo giorno. Mi ha fatto i complimenti per come ho sostituito Brozovic. Insieme abbiamo vinto due coppe, ci è mancato solo lo scudetto”.

Sensazioni

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La ripresa del campionato è caratterizzata dal big match contro il Napoli: “Crediamo nella rimonta. Se riprendiamo con la stessa qualità delle ultime partite prima della sosta possiamo farcela. Con il Napoli è una sfida decisiva, che ci farà capire tanto del resto del campionato. Vincere sarebbe importantissimo. Giochiamo in casa, siamo favoriti”. E poi c’è la Champions: “Vincere è uno dei miei sogni. Quest’anno ci credo. Non so bene perché, ho una sensazione particolare. Abbiamo superato un girone difficile. Ci siamo rialzati dopo la sconfitta con il Bayern dimostrando quello di cui siamo capaci. Il Porto è una squadra forte ma se giochiamo come contro il Barcellona possiamo passare il turno”. E poi c’è la Supercoppa del 18 gennaio, sfida contro la sua ex squadra: “Rispetto il Milan, ho un buon rapporto con Pioli, Maldini e Massara. Da gentiluomo ho fatto loro i complimenti per lo scudetto vinto nella scorsa stagione. Gli amici non hanno colori. Ma per me quello è il passato, ora penso solo all’Inter”.

Niente moto

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Due curiosità: “Se non avessi fatto il calciatore sarei diventato poliziotto: gestiscono situazioni difficili, aiutano gli altri, fanno un bel lavoro”. E ancora: “Appena sono arrivato all’Inter Ausilio mi ha detto: ‘Non voglio mai vederti su una moto’. Io sono innamorato della mia Harley ma non la uso, è ferma in garage…”. Per l’Inter questo e altro…

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