Calciomercato Milan: Niang da decisivo a regredito, si moltiplicano i sospetti 

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Calciomercato Milan: Niang da decisivo a regredito, si moltiplicano i sospetti 
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Sussurri, interrogativi, voci incontrollate, gossip. Possibile che la “rottura” tra il francese il Milan derivi dal tweet del trans Guendalina?

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MILANO – I soliti sospettosi. L’improvviso passaggio da attaccante fondamentale a “regredito, faccio finta di non sapere perché” (cfr Vincenzo Montella) e per questo giocatore da cedere subito ha alimentato più di una voce e non pochi sospetti, appunto. Qualcuno, in effetti, fa intendere a bassa voce che lo “scandalo social” che ha investito Niang nelle scorse settimane e il conseguente spiazzamento di giocatore e società siano all’origine del cambiamento di condizione del francese.

La Serie A non è un campionato per coming out. E figuriamoci se a farlo – in un ambiente tanto tradizionalista – non è nemmeno il diretto interessato, per di più un giocatore del Milan, ma la sua particolare ‘metà’. 

NIANG A UN PASSO DAL WATFORD

Non è una ‘wag’ come le altre, infatti, Guendalina Rodriguez, il trans che aveva rivelato la ‘liaison’ con l’attaccante durante un’intervista a La Zanzara, la trasmissione radiofonica di Radio 24 condotta da Cruciani e Parenzo Ho conosciuto questo giocatore del Milan a una cena a Milano, il nome non lo faccio perché non voglio rischiare una querela. Lui mi ha detto: se esce il mio nome è finita. Vi dico solo che è attivo, attivissimo, molto dotato, di colore, giovane e assomiglia a Balotelli. Ogni tanto ci frequentiamo»), per poi confermarla con un tweet del 28 dicembre prontamente cancellato.

L’AUTO DI NIANG LASCIA L’HOTEL

Una storia piombata come un fulmine a ciel sereno sulla sosta natalizia del Milan che era reduce dalla vittoria ai rigori in Supercoppa contro la Juve a Dubai, e che ha creato più di un imbarazzo. Imbarazzo che ha portato alla rottura del rapporto con lo stesso Niang, scaricato da Montella e finito sul mercato. «È un calciatore che ha avuto degli alti e bassi e deve migliorare qualcosa – ha detto il tecnico alla viglia della ‘rivincita’ con la Juventus in Coppa Italia -. Ci ha provato ed è arrivato a un punto in cui eravamo strafelici del risultato ottenuto, non parlo di quello tecnico. È arrivato un certo punto e si è fermato… Il perché faccio finta di non saperlo o non ve lo voglio dire. Si tratta di un ragazzo estremamente sensibile, un ragazzo nella norma delle cose, che non ha mai sforato, pur rimanendo al limite». Frasi sibilline, che lasciano capire come il problema non sia il rendimento in campo di un elemento su cui l’Aeroplanino faceva pieno affidamento. Il problema è che Niang, «ragazzo sensibile» e tendente a camminare «al limite», probabilmente mal disposto a lasciarsi condizionare nella sua vita privata e nei suoi sentimenti, ha accusato pesantemente e il suo stato d’animo si è ripercosso inevitabilmente sulle prestazioni sportive: «L’approccio avuto quando è entrato nel finale con il Torino non mi è piaciuto e lui l’ha riconosciuto – ha aggiunto Montella -. Ha fatto qualcosa in più, anche a suo dire, rispetto al passato. Se rimarrà qua ci proveremo ancora, se andrà altrove gli auguro di riuscirci». Un distacco definitivo che ha portato anche a divergenze sulla destinazione di uscita: il Milan avrebbe preferito intavolare uno scambio con il Genoa (Ocampos e Lazovic gli indiziati), Niang vuole invece lasciare l’Italia – forse anche per lasciarsi alle spalle il clamore della vicenda – e potrebbe finire in Premier dove il Watford è passato in vantaggio sul West Ham.

L’OFFERTA DEL GENOA

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