Per conservare il fascino, la squadra ha bisogno di qualche ritoccotwitta
TORINO – Non che abbia bisogno del bisturi del chirurgo plastico, la Signora del calcio italiano. Ma per conservare un fascino senza tempo è necessario intervenire in anticipo, con periodici ritocchi di bellezza. E’ una filosofia che la Juve applica in maniera sempre più lungimirante, stagione dopo stagione: vincere subito, tutto il possibile, ma con la testa già a una dinastia inscalfibile in Italia e all’altezza dei giganti d’Europa. I nomi prima di Bernardeschi, Tolisso, De Sciglio, poi di Keita, Schick e il ritorno di fiamma per Paredes hanno un filo conduttore comune: talento giovane a braccetto con enormi margini di crescita. Anche l’eterna BBC avrà degli eredi. Uno ha proprio la B come iniziale del cognome: pur trattandosi di un’operazione per un trentenne, quella relativa a Medhi Benatia è proiettata a dare continuità a un reparto che non ha eguali in Europa. Per qualcuno 17 milioni sono tanti? Può darsi, però il difensore marocchino si è guadagnato giorno dopo giorno il riscatto bianconero e ha convinto tutti (dirigenza e staff tecnico) con atteggiamento e comportamento da professionista esemplare.
JUVE, UFFICIALE IL RISCATTO DI BENATIA
Benatia domani sarà uno degli ex della sfida all’Olimpico. Il popolo giallorosso non può gradire il passaggio alla Juventus, anche se non diretto. Invece il viaggio da Roma fino a Torino lo ha compiuto Miralem Pjanic, senza tappe intermedie. E la cessione, previo pagamento della clausola rescissoria, non è mai stata del tutto digerita dall’ambiente romanista. Che, presumibilmente, riserverà un trattamento non dissimile a quello del San Paolo per Gonzalo Higuain. Ma è importante sottolineare che, esattamente come per il Pipita, il campione in quanto tale è difficilmente contestabile, per di più considerando il contributo di Pjanic alla causa giallorossa, nonostante qualche tifoso abbia storto il naso, soprattutto negli ultimi tempi.
