Calciatori Panini, album in regalo e nuove figurine con la Gazzetta dello Sport

Francesco Maletto Cazzullo

22 dicembre – Milano

In via Emilio Po 380, a Modena, si trova la fabbrica dei sogni di adulti e bambini. Da mezzo secolo è la sede di produzione delle figurine più famose d’Italia: quelle della Panini. La storia dell’azienda inizia nel dopoguerra ed è intrecciata a quella della Gazzetta dello Sport. Nel 1945 due fratelli, Franco e Umberto Panini, iniziano a vendere i giornali in Corso Duomo a Modena, vicino a un bellissimo chiosco storico, chiuso però da tempo. Franco e Umberto – che non fanno trent’anni in due – se ne innamorano e grazie all’aiuto della sorella Veronica e della mamma Olga la comprano per sole tremila lire, cifra chiesta dal proprietario per poter comprare una bici al figlio. Il chiosco riapre il 6 gennaio 1946 sotto forma di edicola. Gli affari vanno subito bene: grazie all’alternanza tra gli otto fratelli, l’edicola Panini diventa la prima a turno continuo in tutta Italia, trasformandosi così nel vero e proprio centro nevralgico di Modena, un punto di ritrovo per tutti.

La svolta

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A metà degli anni 50, la Gazzetta dello Sport non arriva più in città a causa di un litigio con il distributore locale. Allora i Panini decidono di subentrare nell’accordo; in questo modo la testata può finalmente ritornare in Emilia. L’altra geniale intuizione è quella di fare delle buste sorpresa con le rese: le copie rimandate indietro diventano pacchetti regalo, la curiosità e la voglia di leggere sono tali che vanno subito a ruba. I guadagni vengono investiti in un progetto ambizioso: l’acquisto di una raccolta di fiori. Arrivano così diverse tipologie di piante da tutte le parti del mondo, ma rimangono invendute; le cambiali da firmare sono tantissime, eppure i fratelli non demordono e le ripagano tutte. L’anno seguente investono su una collezione di piccole stampe di calciatori rimaste invendute per problemi con le consegne. In questo modo parte nel 1961 la prima spedizione delle famose figurine: quelle della sforbiciata di Parola e dell’introvabile Pizzaballa. Ma la prima stampa autoprodotta arriverà solo nella stagione calcistica 61’-62’ grazie all’aiuto di un fotografo della Gazzetta dello Sport che immortala Bruno Bolchi, mediano ex Inter; in copertina c’è l’indimenticabile Nils Liedholm.

A distanza di anni, il rapporto con la Gazzetta continua con la collezione Calciatori Panini 2022-23, in partnership con il nostro giornale. Saranno in omaggio con Sportweek e La Gazzetta dello Sport quattro bustine esclusive, ognuna con otto figurine necessarie a completare l’album. Le quattro bustine usciranno il 4 febbraio (la prima), l’11 marzo (la seconda), l’8 aprile (la terza) e il 17 giugno (quarta e ultima). All’interno di ogni bustina ci saranno, oltre alle 20 figurine de “La Panini più amata”, una per ogni squadra, anche le figurine “EA Sport Player of the Month” e “Coach of the Month” (escluse quelle già presenti in collezione). Come verranno scelte le figurine de “La Panini più amata”? Saranno proprio i lettori e i collezionisti a votare, attraverso i canali social ufficiali delle società di Serie A, il calciatore che rappresenterà nella sezione la propria squadra del cuore. Le votazioni, che si tengono a partire dal mese di dicembre, riguarderanno i 22 atleti presenti all’interno dell’album Calciatori 2022-2023 di ogni formazione di Serie A.

Già in vendita

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Anche in attesa dell’uscita delle bustine esclusive, la collezione può comunque iniziare. L’album, che il 9 gennaio verrà regalato con la Gazzetta dello Sport, è già in vendita in edicola con lo starter pack che prevede anche 5 bustine o il box che ne contiene addirittura 100. Il numero totale delle figurine della collezione 2022-23 è di 667, mai così ricche da un punto di vista contenutistico. All’interno di ogni bustina “classica” sono presenti cinque figurine e un coupon, ognuno dei quali ha su un lato il codice di attivazione di una bustina digitale della collezione Panini Digital Collection Serie A Femminile, dall’altro lato un punto da utilizzare per il concorso Calcioregali. E allora, perché aspettare?

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