Cairo: “Rimaniamo con i piedi per terra… Ma che bel Toro”

Il presidente granata dopo il successo di Genova: “Siamo una squadra compatta, Juric sta lavorando benissimo, vedo bel gioco e concretezza”

Dal nostro inviato Mario Pagliara

16 gennaio – Milano

Si sta gustando il suo Torino che decolla. Il blitz di Marassi ha messo le ali a un progetto tra i più interessanti del campionato. Ne è chiaramente soddisfatto il presidente Urbano Cairo, che predica calma e invita l’ambiente a continuare sulla strada degli ottimi progressi fin qui raggiunti. Umiltà e lavoro sono le due parole d’ordine per evitare di farsi travolgere dagli entusiasmi del momento.

Presidente Cairo, qual è la sensazione più bella che le lascia il Torino vincitore a Genova?

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“Soprattutto di compattezza. Siamo una squadra che ha dentro di sé la voglia di far risultato sempre e che non molla mai. Anche a Genova si è apprezzato il Toro che abbiamo imparato a vedere in questa stagione: crea tante occasioni, gioca un bel calcio nel quale è riconoscibile la mano di Juric. Con tanti calciatori che sono cresciuti in una maniera incredibile”.

Prima i quattro gol alla Fiorentina, ieri il blitz in casa della Sampdoria: l’avvio del 2022 è davvero una favola…

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“Siamo ripartiti molto bene. Anche ieri è arrivata una bella vittoria, ma dobbiamo restare con i piedi per terra. Mister Juric sta perseguendo la strada del bel gioco e della concretezza, dobbiamo proseguire così restando concentrati e continuando a lavorare. Come il tecnico sta facendo benissimo”.

Cosa le è piaciuto di più del successo di Genova?

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“Tantissime cose. Tutta la squadra si è mossa bene, ha avuto un bel livello di gioco, direi proprio importante. Il punteggio finale poteva essere più rotondo perché abbiamo avuto molte occasioni e il loro portiere, Falcone, ha fatto grandi parate. C’è stata anche la capacità di tenere il vantaggio nel finale che è molto importante».

E adesso?

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“Dobbiamo continuare così, partita dopo partita, senza montarci la testa. Alla fine faremo i conti. In ogni campionato all’Atalanta dicono che il primo obiettivo è arrivare a quaranta punti. Se lo dicono loro, che sono in Europa da alcuni anni, possiamo dirlo anche noi”.

Tra i giocatori esplosi, menzione speciale per Vojvoda?

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“Assolutamente, Vojvoda sta diventando un giocatore che fa cose importanti. Quando ha la palla sa sempre cosa fare e fa la cosa giusta. E mette dei cross al centro dell’area deliziosi: ieri ha fatto il bis dopo l’assist con la Fiorentina. Veramente bravo. Ha proprio tutto un nuovo modo di giocare, ha sempre la posizione giusta e una sicurezza notevole. Ma anche Singo sulla destra”.

L’inizio d’anno di Singo è stato perfetto.

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“Secondo gol consecutivo, è diventato molto incisivo. La concretezza che il mister ha trasmesso alla squadra la si vede anche nelle prestazioni dei singoli”.

E che cosa si può dire su Brekalo e Praet?

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“Entrambi alzano il livello di qualità. Praet è stato protagonista di una grande partita. Già nel primo tempo era andato vicino al gol con una bellissima serpentina. Dico bravi a tutti, ma ora dobbiamo restare con i piedi per terra. Non esaltiamoci troppo. Stiamo dando una bella continuità, avendo raggiunto la quarta vittoria nelle ultime cinque partite. Ma restiamo concentrati. Il segreto del successo è non pensare di essere bravo. Quando non ti credi bravo, pensi che hai spazio per migliorare e poi cresci. Così ottieni i risultati: questo deve essere il nostro mantra”.

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