Bologna, Mihajlovic: “Rispetto per l’avversario, ma niente paura”

BOLOGNA – “La squadra ha trovato un suo equilibrio, difende bene senza rinunciare a creare: i nostri concetti in fase di possesso non sono cambiati“: è un Sinisa Mihajlovic rilassato e determinato quello che si presenta in conferenza stampa alla vigilia della sfida tra il suo Bologna e la Roma. Il tecnico serbo sa che comunque il percorso di crescita della sua squadra non è ancora completato: “Quando poi ci sono i risultati positivi – ha proseguito – si viaggia sulle ali dell’entusiasmo. L’atmosfera positiva si percepisce anche durante la settimana: la prestazione della domenica non arriva per caso. Ci sono comunque tante cose che dobbiamo migliorare. In fase offensiva, ad esempio, concretizziamo poco rispetto a quanto creiamo. Qui in Italia bisogna sputare sangue peri riuscire a vincere. Anche gli anni scorsi era così ma quest’anno ancora di più. Questo è anche il bello del campionato italiano che forse non è il migliore al mondo, ma sicuramente il più difficile. Chi allena in Italia farà sempre bene all’estero, viceversa è più difficile per chi arriva qui ad allenare o giocare senza averlo mai fatto prima. Ci vuole tempo per adattarsi“. Il Bologna in questa stagione, ha dimostrato di saper affrontare le sfide con le big del campionato, dunque i giallorossi dovranno stare molto attenti: “Quella con la Roma – spiega Mihajlovicè una partita importante. Abbiamo pareggiato a Bergamo, perso con Inter, Milan e Napoli, ma a decisioni arbitrali invertite, avremmo potuto vincere noi. Giocheremo in casa nostra, abbiamo una buona classifica e affrontiamo una squadra forte con un grande allenatore. Spero in uno stadio pieno, perché il tifo per noi è importante. Non sappiamo quello che succederà, ma se dovessimo vincere andremmo a un punto dalla Roma e manterremmo la classifica. La nostra mentalità è quella di rispettare ogni avversario, affrontandolo senza paura“.

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“Mourinho è un amico, anche se all’inizio…”

Sull’altra panchina ci sarà quel Josè Mourinho con cui il tecnico del Bologna ha un ottimo rapporto, seppure i due non siano partiti col piede giusto: “Mourinho è un grande allenatore – assicura Miha – e una grande persona. Siamo amici, ogni tanto ci sentiamo e sono molto contento di vederlo domani. Mi è quasi sempre stato simpatico, solo all’inizio abbiamo discusso: ricordo che vinsi col Catania contro l’Inter del triplete. Poi quando arrivò a Roma lui disse qualcosa contro di me e io risposi che non potevo parlare con uno che non aveva mai giocato a calcio ad alti livelli. Alla fine però ci siamo chiariti, siamo rimasti amici. Quando sono diventato nonno mi ha scritto che non vedeva l’ora capitasse anche a lui e io gli ho risposto che per diventare nonno c’è sempre tempo. Mi è sempre stato vicino, anche nel momento della malattia e questo non lo dimentico. Veniamo da due paesi in cui la furbizia e la lealtà la fanno da padrone nei caratteri della gente, quindi qualcosa in comune c’è“.

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“La punizione di Arnautovic con lo Spezia? Una ciofeca”

Così come c’è con Arnautovic, vero faro di questo Bologna: “Siamo due serbi – sottolinea l’allenatore rossoblù – il rispetto parte da la. Tifiamo Stella Rossa, e tra serbi si è tutti molto legati. Con lo Spezia non volevo tirasse lui la punizione, e lo ha sentito. Però alla fine siamo stati fortunati perché abbiamo preso il rigore e lui ha segnato, ma sulla punizione avevo ragione: il tiro era una ciofeca. Lui è un leader, i ragazzi si sentono forti con lui in campo. Poi è agevolato perché parla quattro o cinque lingue. Da lui è però mi aspetto sempre di più“. Chiusura sulla formazione anti-Roma: “De Silvestri non so se riusciremo a recuperarlo per domani: ieri ha fatto una parte di allenamento con noi, vediamo come reagisce oggi. Per quanto riguarda chi sta giocando meno, per esempio Viola, prima gli si chiede di tornare in condizione. Dominguez è diffidato e a centrocampo siamo corti, però Svanberg e Dominguez per ora stanno facendo bene. Sono ragazzi giovani, possono fare gli straordinari“.

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