Berardi, Raspadori e Scamacca: i ragazzi d’oro tra il Milan e lo scudetto

Domenico ai rossoneri ha segnato 10 reti. Gianluca all’andata ha fatto… l’Ibra. E occhio a Frattesi, anche lui in orbita Inter

Il mercato può attendere, anche se i loro nomi saranno tra i tormentoni della prossima estate. Ci sono ancora 90’ da onorare e il calendario ha deciso che saranno i ragazzi terribili del Sassuolo gli arbitri dello scudetto. Domenico Berardi, Giacomo Raspadori, Gianluca Scamacca e Davide Frattesi avranno ancora una volta gli occhi di mezza Europa puntati addosso, nella partitissima col Milan che può assegnare il tricolore. E allora, quale occasione migliore per prendersi un’ultima volta la scena nell’anno della consacrazione?

Certo, per Berardi sarebbe il caso di fare un discorso a parte perché la carriera è già lunga e qualche record memorabile lo ha già lasciato ai posteri – clamoroso quello del 2015, quando è arrivato ai 30 gol in Serie A in 59 gare, a 20 anni e 9 mesi, con un anno di anticipo rispetto a quanto fatto da Messi nella Liga e con 12 partite in meno -, ma per gli altri tre è stato davvero il campionato nel cambio status: stracciata l’etichetta delle promesse, Giacomo, Gianluca e Davide sono tre meravigliose realtà del nostro calcio e insieme saranno chiamati a rilanciare anche l’azzurro nazionale dopo la seconda – clamorosa – esclusione mondiale. Il Sassuolo, poi, quest’anno si è divertito contro le grandi e anche senza obiettivi reali, resta una squadra da non sottovalutare: con Dionisi i neroverdi hanno sbancato l’Allianz Stadium della Juve e due volte San Siro, teatro di quella che sarà la prossima festa scudetto. Il Milan è avvisato: per il 19o titolo, ci sarà da sudare.

mago mimmo

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Il vero spauracchio per il Milan resta quel “diavolo” di Mimmo, che quando vede rossonero sembra un toro nell’arena e non a caso il Milan è la squadra contro cui ha segnato di più, anche se il bilancio nel testa a testa è leggermente negativo: nei 15 precedenti in A, Berardi ha realizzato 10 reti e messo a referto anche 4 assist, vincendo 6 partite contro i 7 successi rossoneri e i due pareggi. All’andata fissò lui il punteggio sul 3-1 con una giocata d’alta scuola, con dribbling secco a mortificare Romagnoli e destro potente, non il suo piede. Ma la partita che nessun tifoso potrà mai dimenticare è quella relativa al primo incrocio assoluto – per Mimmo e per il Sassuolo – contro il Diavolo, del 12 gennaio 2014: Berardi fu devastante e chiuse con quattro reti nell’incredibile successo per 4-3 contro l’allora squadra di Allegri. E un anno dopo, sempre al Mapei, altra gara da leggenda: tripletta e altra vittoria Sassuolo per 3-2. Insomma, Berardi e Mapei sono un binomio che ha già fatto vivere serate da incubo al popolo milanista: motivo in più per l’Inter per credere ancora al titolo, ma pure stimolo ulteriore per questo Milan capace di andare oltre a qualsiasi imprevisto. Ma queste sono le notti di Mimmo, autore di una perla pure contro il Bologna, in rovesciata. Un bel modo di avvicinarsi all’ultima tappa scudetto.

scamacca&c

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Non è un caso, allora, che Berardi sia da anni sul taccuino del Milan: la prossima estate potrebbe essere davvero quella dell’addio al Sassuolo, ma – come sempre – deciderà Mimmo, non un amante dei cambiamenti. Chi ama stupire e cambiare è invece Scamacca, mister 45 milioni, almeno per l’a.d. Carnevali. All’andata ammutolì San Siro con un missile dalla distanza in stile Ibrahimovic, il suo mito: Gianluca è dato ancora in partenza, perché ha dimostrato di meritare altri palcoscenici e perché solo giocando la Champions poi si è pronti per la Nazionale. Vuole restare in Italia e il suo nome ha già incendiato il derby di mercato tra Inter e Milan. Difficile, infine, che il Sassuolo lasci partire anche Raspadori e Frattesi, almeno non nella prossima sessione: il loro percorso potrebbe prevedere un altro anno in Emilia da leader, per poi diventare i big da sacrificare. Fa parte della politica societaria, come la voglia di esaltarsi contro i top team. Lo scudetto passa dal Mapei. E sarà un’ultima giornata di grande spettacolo.

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