Benzema come Beccalossi: 2 rigori falliti, ma il Real vince e vola verso il 35º titolo

PAMPLONA (SPAGNA) – Scudetto, ormai, ad un passo per il Real Madrid, che s’impone anche a Pamplona contro l’Osasuna e si porta a +17 dall’Atletico, fermato sullo 0-0 dal Granada, e a +18 da Barcellona e Siviglia, che giocheranno domani, rispettivamente, contro Real Sociedad e Levante. Successo conquistato grazie alle reti di Alaba, Asensio e Lucas Vazquez. Di Ante Budimir il momentaneo pareggio dei navarri. Gara che verrà ricordata per i due errori dal dischetto di Karim Benzema nel primo quarto d’ora della ripresa. 

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Con la Liga, ormai, in tasca, Carletto Ancelotti pensa bene di preservare qualche pezzo da novanta in vista della doppia sfida di Champions con il Manchester City all’orizzonte. Nonostante un centrocampo completamente rivoluzionato, formato da Valverde, Camavinga e Ceballos al posto dei titolarissimi Modric, Casemiro e Kroos, i blancos trovano il vantaggio dopo poco più di dieci minuti, grazie a un elaborata giocata nata da un calcio di punizione che si chiude con un gol di Alaba, che dopo un primo tentativo respinto da Sergio Herrera, ribatte in qualche modo in rete. Neanche il tempo di festeggiare, però, che l’Osasuna trova il pari con una zampata da due passi dell’ex Crotone e Sampdoria Ante Budimir. La gara, poi, prosegue con un interscambio di colpi a viso aperto, che allo scadere della prima frazione registra il nuovo vantaggio ospite, con Asensio lesto a ribadire in rete dopo una parata del portiere locale su una deviazione ravvicinata di Ceballos.

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Il nuovo Beccalossi

La ripresa si apre con Dani Carvajal che rileva Alaba, messo ko da un malanno muscolare. Ora bisognerà capire l’entità dell’infortunio in vista del big match di Coppa Campioni con il City. Una manciata di minuti e il Chimy Avila commette un assurdo fallo di mano in piena area. Occasione ghiottissima per il Real per chiudere la gara, ma Benzema calcia il rigore senza troppa convinzione e se lo vede neutralizzare da Sergio Herrera. Cinque giri di lancette e Nacho Vidal stende in area lo scatenato Rodrygo. Secondo rigore e la scena si ripete, con un’esecuzione fotocopia del bomber lionese nuovamente respinta da Herrera. E la mente vola inevitabilmente al settembre del 1982 e ai due rigori falliti dal mitico Evaristo Beccalossi nell’andata dei sedicesimi di Coppa delle Coppe con lo Slovan Bratislava – in quel caso, 8 i giri di lancette tra la prima e la seconda esecuzione – magistralmente raccontati dal monologhista Paolo Rossi. Anche per l’Inter quegli errori, alla fine, risultarono ininfluenti, con i nerazzurri che superarono ugualmente l’eliminatoria. In questo caso, vince, comunque, il Real, che cala il tris in pieno recupero con Lucas Vazquez. Scudetto sempre più vicino.

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