Bellingham ribalta il Barcellona e restituisce la vetta al Real Madrid

BARCELLONA (SPAGNA) – Non delude le attese il 255º derby di Spagna, disputato davanti allo sguardo attento di Mick Jagger e Roonie Wood, presenti nel palco d’onore dell’Olimpico di Montjuic per accompagnare il lancio del nuovo disco e ammirare da vicino la casacca indossata, nell’occasione, dai blaugrana, che portano sul petto la celebre linguaccia, simbolo dei Rolling Stones. Gara decisa da una doppietta dell’implacabile Bellingham, che permette al Real Madrid di ribaltare il Barcellona, passato in vantaggio nei primissimi scampoli con Gundogan, e di riacciuffare, così, in vetta la mina vagante Girona, che ieri ha battuto il Celta.

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Lewandowski dalla panchina

Dopo averci rimuginato per l’intera notte, Xavi decide di convocare i convalescenti Koundé, Raphinha e Lewandowski, reduci da acciacchi vari, ma alla fine non si arrischia a lanciare nessuno di loro dal primo minuto. Neppure il polacco, dato per pienamente recuperato ma, evidentemente, non ancora con i novanta minuti nelle gambe. In attacco, così, tocca alla coppia formata da Ferran Torres e Joao Felix. Per il resto, tutto più o meno come previsto, con i tre centrali Christensen, Iñigo Martinez e Araujo schierati in contemporanea, con quest’ultimo incaricato di prendersi cura dello spauracchio Vinicius. Confermato, sulla mediana, il canterano Fermin Lopez, reduce dalla maiuscola prestazione di Champions con lo Shakhtar. Ancelotti risponde con l’undici atteso, con Mendy preferito a Fran Garcia e Camavinga sulla corsia sinistra, e il terzetto di centrocampo formato da Valverde, Tchouameni e Kroos, come facevano prevedere le scelte dell’ultima di Coppa Campioni col Braga, in cui avevano giocato Camavinga e Modric. Peso offensivo ripartito tra il pienamente recuperato Bellingham e i due brasiliani Rodrygo e Vinicius.

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Al primo tentativo

Decisamente più Barça che Real nel primo tempo. I catalani entrano subito in partita e, al primo vero tentativo, passano subito con Gundogan, che approfitta di una sponda involontaria del macchinoso Tchouameni per incunearsi in area, vincere un  contrasto con Alaba e insaccare alle spalle di Kepa. Una volta avanti, i blaugrana iniziano a giocare ancora più in scioltezza e, al quarto d’ora, coglierebbero il palo con una botta dal limite di Fermin Lopez, ma il signor Gil Manzano ha già fermato tutto per un fallo su Kroos all’inizio della giocata. Per il primo tiro del Real, un bolide da distanza siderale fuori bersaglio di Rudiger, tocca aspettare il 22’. Poi, sul fronte opposto ci vuole un intervento alla disperata di Carvajal per fermare un Joao Felix che s’involava verso la rete. Segue un nuovo spunto dell’ottimo Fermin, che si chiude con un sinistro di poco sopra la traversa. In chiusura di frazione, l’attivo Carvajal scuote l’esterno della rete. Non pervenuto Vinicius, ben controllato da Araujo e Christensen.

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Hey Jude!

La ripresa si apre con una fuga di Rodrygo, che sparacchia alto una volta entrato in area. A sfiorare il raddoppio, poco dopo, è il Barça, con un colpo di testa di Iñigo Martinez, che imbeccato dal solito Fermin, coglie in pieno la base del palo. Sulla pronta ribattuta di Ronald Araujo, poi, si supera il reattivo Kepa, con un grande intervento. Nel frattempo, Ancelotti ha gettato nella mischia l’aitante Camavinga per il poco più che disciplinato Mendy. Al quarto d’ora, Xavi risponde col redivivo Lewandowski per Ferran Torres. Poco dopo, entrano in scena anche Modric e Joselu sul fronte blanco. Dopo un volo di Ter Stegen su un gran tiro dalla lunga distanza di Tchouameni, arriva il pari del Real, con un bolide ancora più potente del solito Bellingham.

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Segna sempre lui

Colpo durissimo per il Barça, che per qualche minuto balla da far paura e consiglia a Xavi di puntellare il centrocampo con il solido Oriol Romeu per Fermin Lopez, prima dell’entrata in scena di Lamine Yamal e Raphinha per i due portoghesi Cancelo e Joao Felix. Cambi apparentemente balsamici per i catalani, che recuperano metri in avanti e sfiorano il gol con un tiro dal limite di Lewandowski. A segnare ancora, però, è l’implacabile Bellingham, che in pieno recupero, si conferma lestissimo nell’approfittare di un mancato controllo di Modric, su un centro di Carvajal, per decidere la gara. 10º gol in Liga per l’inglese e Real Madrid nuovamente in vetta a braccetto col Girona

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