“Bea a colori”: raccolti più di 100mila euro in ricordo della tifosa della Roma

I risultati dell’associazione no profit, nata nel 2020 dopo l’improvvisa scomparsa di Beatrice Coletta, 19enne tifosissima della squadra giallorossa, sono stati presentati durante una cena benefica

Davvero un bel successo. Con numeri che dimostrano la generosità di chi ha voluto lasciare un contributo economico. Sono stati raccolti oltre 100mila euro in due anni, inoltre tre le borse di ricerca attivate, oltre all’assistenza ai bambini ricoverati e a quelli provenienti dall’Ucraina: questi alcuni dei risultati raggiunti dall’associazione no profit “Bea a Colori” – presentati in un evento di beneficenza a Roma – nata nel 2020 in ricordo dell’improvvisa scomparsa di Beatrice Coletta, 19enne tifosissima della Roma, per un arresto cardiaco.

Utilità sociale

—  

Fortemente voluta dai genitori di Bea, Lino e Lucia, l’associazione sostiene e promuove attività di utilità sociale, socioassistenziali, sociosanitarie e sanitarie, attraverso progetti di supporto ai ragazzi ed alle famiglie e alla ricerca scientifica. Grazie ai 100mila euro raccolti fino a oggi, “Bea a Colori” ha potuto attivare due borse di ricerca cardiologiche e una psicologica, ha lanciato il progetto Dimissioni Protette, ha regalato oltre 4mila dolciumi alla Struttura Sanitaria Samifo che si occupa di assistere i richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale che, in collaborazione con la ASL RM1, hanno distribuito ai bambini provenienti dall’Ucraina e sottoposti a primo controllo medico. Ha donato, inoltre, giochi ai bambini ricoverati in cardiologia, terapia intensiva cardiologica, reparto Covid e pediatria dell’ospedale Bambin Gesù. L’evento benefico è stato anche l’occasione per raccontare lo stato dell’arte dei Progetti di Ricerca finanziati dall’associazione in questi primi due anni di vita ed informare i soci sulle prossime iniziative in rampa di lancio, tra le quali il Progetto Primo Soccorso.

Serata

—  

Presenti alla serata-cena di beneficenza (con più di 150 persone), il professore Paolo Guccione, cardiologo di Bea e responsabile borsa di ricerca cardiologica presso l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, e la dottoressa Teresa Grimaldi Capitello, responsabile borsa ricerca psicologica, insieme alle due ricercatrici Giulia Cecconi e Antonella Silletti dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù.

Precedente Un casco per Drugovich, due messaggi per le Alfa Romeo: così i fan token salutano la stagione di Formula 1 Successivo L’Inghilterra davvero può vincere il Mondiale?