Urlare quattro-cinque volte il nome di Carlos Bacca dà al popolo non così numeroso di San Siro la possibilità di sfogarsi più che di liberare la propria gioia: il piede destro del colombiano spunta quasi dal nulla dopo 36 minuti e qualche secondo di Milan-Lazio. E di sbadigli, soprattutto. Così il gol che spezza in due la partita, e in qualche modo ha l’effetto di scuotere un Diavolo assopito, ha soprattutto il potere di cancellare i pensieri negativi dalla mente dei tifosi rossoneri. Poi magari torneranno, ma almeno per un momento (e poi per quasi tutta la serata) svaniscono sotto terra, schiacciati dalle ginocchia del capocannoniere della Serie A. Come col Torino e come con la Samp, Bacca sblocca il risultato ed è ancora una volta decisivo: alla quinta giornata è a quota 5 gol (su 8 tiri totali) e i 9 punti del Milan hanno tutti il suo marchio.
Carlos Bacca, 30 anni, 5 gol. Ansa
sliding doors — Quasi due mesi fa Bacca era ai margini del Milan, tenuto fuori persino dalla tournée in America: sembrava a un passo dal West Ham, è storia nota, poi lui ha rifiutato perché, se proprio il club dove era arrivato appena un anno prima lo costringeva a cambiare aria avendo bisogno di 30 milioni, lui avrebbe voluto giocare la Champions. Tra un no e l’altro, l’ha spuntata il giocatore. O forse, visti i risultati, l’ha spuntata proprio il Milan: la società l’avrebbe sacrificato volentieri e oggi si ritrova in casa uno dei migliori attaccanti della Serie A. Di sicuro, al momento, quello che ha segnato più di tutti insieme a Callejon (che ha una partita in meno).
carlos e il gioco — Dopo la tripletta al Torino, Bacca si sentiva quasi sollevato: “Quest’anno sì che mi diverto, mi arrivano più palloni”. Con Mihajlovic, del resto, non ha mai legato. Però a Napoli e con l’Udinese in realtà ha fatto quasi scena muta e con la Samp ha cominciato persino in panchina facendo posto a Lapadula, a quanto pare proprio dopo aver parlato a quattr’occhi con Montella: “Mister, mi arrivano pochi palloni”. Il tec nico gli ha gentilmente chiesto di andarseli a cercare. Bacca, più che i palloni, si è andato a cercare i gol: il suo modo di giocare non è cambiato e, ahilui, non è cambiato così tanto, non ancora, neppure il Milan. Perché di spettacolo se ne vede poco, mentre i gol di Carlos arrivano sempre.
