Atalanta sconfitta dall’Az, Zapata sbaglia un rigore. E Gasp lo attacca: “Brutto gesto”

Il “derby” dei Koopmeiners va a Peer, fratello minore dell’atalantino Teun, per la squadra di Gasperini è il secondo k.o. in altrettante amichevoli in casa

Gli errori di Palomino e Zapata consegnano il “derby” dei Koopmeiners a Peer, fratello minore di Teun. L’Az Alkmaar si impone di misura (0-1) in casa dell’Atalanta di Gasperini e condanna i bergamaschi alla seconda sconfitta in altrettante amichevoli internazionali giocate al Gewiss Stadium durante la pausa invernale (k.o. anche contro il Francoforte mentre a Nizza e Siviglia la Dea ha calato il tris). Gli olandesi vanno subito in vantaggio con il gol lampo di Evjen (in gol dopo una manciata di secondi su gentile concessione di Palomino). E nella ripresa il subentrato Zapata si fa parare il rigore del possibile 1-1.

C’è Zappacosta

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Nel 3-4-1-2 disegnato da Gasperini il titolare tra i pali è Sportiello (con Musso out per una lieve distorsione alla caviglia sinistra). A proteggerlo ci sono Toloi, Palomino e Djimsiti. Sulle fasce spazio a Zappacosta (che settimana scorsa a Siviglia ha rivisto il campo dopo lo stop per infortunio) e Ruggeri. La coppia mediana è composta da De Roon e Ederson mentre l’ex di turno Koopmeiners è il trequartista a supporto del tandem Lookman-Hojlund (preferito al duo colombiano Muriel-Zapata). Indisponibili, oltre a Musso, Pasalic (febbre), Hateboer e Demiral (infiammazione al ginocchio sinistro per entrambi). Nell’Az di mister Jansen c’è in attacco Odgaard, danese cresciuto nel settore giovanile dell’Inter.

La partita

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Pronti, via e dopo una trentina di secondi il match si sblocca già. Pasticcio di Palomino, rinvio deviato da Evjen e palla alle spalle di Sportiello (1’). La reazione bergamasca passa per un palo colpito da Hojlund al termine di un’azione personale. L’Atalanta alza i giri del motore e comincia a macinare gioco. Al 30’ Lookman si coordina sull’assist dalla destra di Zappacosta ma Verhulst devia in corner. E sul successivo corner Palomino sfiora il pareggio di testa (31’). La ripresa si apre con il raddoppio olandese, segnato da Ejven ma prontamente annullato per offside (8’). Al 22’ Gasperini pesca della panchina per vivacizzare il fronte offensivo dell’Atalanta: dentro Zapata, Muriel e Malinovskyi. Ed è proprio Zapata a procurarsi (fallo di Verhulst) il rigore del possibile pareggio nerazzurro (34’): dal dischetto il colombiano si fa però ipnotizzare dal portiere avversario e sulla successiva ribattuta calcia alle stelle. Al 43’ Maehle ci prova di testa: palla alta sul fondo. Nel finale Jansen butta nella mischia il “suo” Koopmeiners, fratello di Teun (44’). Nemmeno nei tre minuti di recupero l’Atalanta riesce a sfondare il muro eretto dagli avversari. E al triplice fischio è costretta ad alzare bandiera bianca. A gara conclusa scroscianti applausi alla memoria del compianto Pelé. Domani l’Atalanta sarà impegnata nell’amichevole a Zingonia contro il Crema (C). Mercoledì prossimo la trasferta a La Spezia per tornare a correre in campionato (l’Atalanta è sesta a -6 dal Milan secondo).

gasp contro zapata

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“Il fatto di voler tirare il calcio di rigore è stato un brutto segnale da parte di Zapata”. Parola di mister Gian Piero Gasperini, allenatore dell’Atalanta, intervenuto a margine del match perso contro l’Az Alkmaar. “Avevamo in campo sia Muriel che Koopmeiners ma Duvan ha voluto forzare. Non è stato un gran gesto. Anzi, un segnale di pressione che non va bene”. E sulla prestazione della squadra Gasp ha aggiunto: “Penso si debba giocare con sentimento e carattere – ha detto l’allenatore in conferenza stampa -. La squadra fatica a recuperare palla e non abbiamo forza fisica, ma siamo compatti e possiamo sopperire. Senza un grande spirito si soffre contro le squadre tecniche”. Gasperini ha anche spiegato che la linea guida è riassumibile in “valorizzare, vendere e reinvestire. Non ci sono altre strade. E se ci sono, non ne faccio parte io. Le mie scelte sono completamente diverse da quelle che leggo. Per me l’unico obiettivo non è quello di andare in Europa. L’Atalanta ha fatto plusvalenze enormi facendo risultati contro squadre indebitate, incassando tanto e stando al vertice: tutto ciò è straordinario. La nostra non è una squadra che può dire di andare in Europa o in Champions. Ma farò di tutto per raggiungere l’obiettivo”. E guardando indietro l’allenatore ha poi spiegato che “ci son troppe cose che distolgono da quella che è la reale dimensione dell’Atalanta, ovvero il continuare a valorizzare i giocatori. La scorsa stagione è passata come un fallimento, quando è stato il 6° miglior campionato. Sorvolo sugli episodi, in cui nessuno ha difeso la squadra. Quest’anno siamo stati per 10 giornate nei primi 2 posti. Il livello di polemica è troppo alto e difficile da sopportare: fa solo male alla squadra, non all’allenatore”. Nelle scorse settimane Gasperini è volato negli Stati Uniti, ospite dei Pagliuca a Boston. “Un viaggio molto formativo: ho visto un altro mondo. Qui in Europa chi fa risultati perde centinaia di milioni di euro, in America invece guadagna. La gestione dei Pagliuca sui Boston Celtics è molto simile a quella dei Percassi all’Atalanta: un ambiente familiare seppur in un contesto diverso”

ATALANTA (3-4-1-2): Sportiello; Toloi (40’ st Okoli), Palomino (11’ st Scalvini), Djimsiti; Zappacosta (1’ st Maehle), De Roon (40’ st Boga), Ederson (22’ st Malinovskyi), Ruggeri (11’ st Soppy); Koopmeiners; Lookman (22’ st Muriel), Hojlund (22’ st Zapata). All. Gasperini.

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