Atalanta, per Miranchuk il meglio deve ancora arrivare

BERGAMO – Tra gli attaccanti a disposizione del tecnico Gasperini, l’unico che non è ancora sceso in campo da titolare in nessuna gara ufficiale è il russo Aleksej Miranchuk. Parlando della sua situazione alla vigilia di Atalanta-Sampdoria, l’allenatore nerazzurro si è detto molto rammaricato del fatto che Miranchuk abbia perso oltre un mese a causa di un problema muscolare che lo ha costretto a fare solo terapie fin dall’arrivo a Bergamo. Le qualità ci sono, finora i tifosi della Dea hanno potuto ammirare il suo sinistro solo per una manciata di minuti nella gara di Champions League contro il Midtjylland ma tanto è bastato al ragazzo per firmare la prima rete con la maglia della Dea: controllo al limite, palla sotto il corpo e frustata di interno collo all’incrocio dei pali per il 4-0 finale.

Una maglia da titolare

Comprensibilmente, una fiammata del genere non ha sbloccato automaticamente per Miranchuk un posto tra i titolari. I meccanismi dell’Atalanta richiedono tempo e applicazione per essere assimilati soprattutto se arrivi da un calcio molto diverso rispetto a quello della Serie A italiana. A differenza dell’olandese Sam Lammers, però, qui parliamo di un ragazzo che ha già giocato in Champions League (2 reti contro la Juventus nella passata stagione) e che viene considerato come uno dei talenti più importanti dell’intero panorama calcistico russo. Nato il 17 ottobre, lo stesso giorno dell’Atalanta, Aleksej Miranchuk spera di avere una possibilità di mettersi in mostra quanto prima e la sfida di Crotone, in questo senso, potrebbe essere quella giusta per il primo gettone in serie A.

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