Arriva la Juve, Conceiçao spara sul Porto: “Non basta essere belli sui social”

Il tecnico, preoccupato per le fragilità difensive, si è sfogato dopo il quarto pari di fila che ha in parte rovinato il debutto del figlio Francisco contro il Boavista

Dal nostro corrispondente Filippo Maria Ricci @filippomricci

15 febbraio – MADRID

Commozione e preoccupazione. Questi i sentimenti che agitano l’avvicinarsi del Porto alla partita con la Juventus di mercoledì. Commozione per il debutto di Francisco Conceiçao, il figlio di Sergio, sabato contro il Boavista, con baci, l’abbraccio e lacrime tra padre allenatore e figlio giocatore. Preoccupazione perché sabato il Porto ha infilato il quarto pareggio consecutivo tra campionato e Taça de Portugal.

RISULTATI MODESTI

—  

La squadra di Coinceiçao ha rimediato solo 3 vittorie nelle ultime 9 uscite nelle varie competizioni, e se è vero che perde poco, la sconfitta contro lo Sporting nella semifinale della Taça de la Liga è l’unico rovescio nelle ultime 25 uscite, il Porto non è al meglio. La Taça de la Liga è andata, resta da giocare la semifinale di ritorno della Taça de Portugal dopo l’1-1 dell’andata col Braga (avversario della Roma) e in campionato la formazione di Conceiçao è secondo si, ma a -7 dallo Sporting che ha anche giocato una partita in meno e scende in campo stasera col Paços de Ferreira.

PAROLE DURISSIME

—  

Dopo il pari col Boavista Conceiçao asciugate le lacrime per il debutto del figlio ha sparato a zero contro i suoi: “È stata una prima parte disastrosa, in campo c’erano le maglie, ma le maglie non giocano. Bisogna correre, essere dinamici e dopo aver perso la palla recuperarla. Per giocare nel Porto non basta il contratto, ci vuole molto di più. Non basta entrare nella formazione titolare o apparire carini nelle reti sociali. È stato il peggior primo tempo da quando alleno, non da quando alleno il Porto eh? Di sempre! Nella seconda parte siamo migliorati e alla fine c’è mancato anche un pizzico di fortuna col rigore sbagliato da Sergio Oliveira”.

I PAREGGI

—  

La partita è finita 2-2 dopo che il Porto è andato al riposo sullo 0-2 contro la penultima della Liga, 4 sconfitte nelle precedenti 5 gare di campionato. Prima di sabato col Boavista il Porto aveva pareggiato due volte col Braga, in coppa e Liga, e 0-0 col modesto Belenenses. Nei 4 pareggi sono stati fatti 5 gol, tutti firmati dall’iraniano Taremi (3) e da Sergio Oliveira (2).

OTTIMO GIRONE

—  

Domenica il Porto ha ricevuto l’appoggio di 150 ultrà che si sono presentati all’allenamento non per contestare ma per sostenere la squadra in un momento di difficoltà e ora alle prese con un impegno di grande rilevanza internazionale. I campioni del Portogallo sono arrivati agli ottavi di Champions chiudendo il girone alle spalle del Manchester City, a soli 3 punti dal colosso di Guardiola e con 10 lunghezze di vantaggio su Marsiglia e Olympiacos. Un gruppo accessibile risolto però nel migliore dei modi.

DIFESA FRAGILE

—  

Il Porto ha il miglior attacco della Liga portoghese, ma incassa troppi gol: rispetto a un anno fa in 19 giornate ha fatto due reti in più (43-41) ma ne ha prese 9 in più (21-12), e la fragilità difensiva preoccupa il tecnico portoghese.

IL PARERE

—  

Su Porto-Juve ha parlato con l’agenzia portoghese Lusa l’ex difensore Jorge Andrade: “Sono due club che in questo momento non guidano i rispettivi campionati, e personalmente ritengo che il Porto abbia una mentalità molto italiana, con difesa solida e transizioni rapide. La Juventus può soffrire il gioco del Porto, anche perché non mi sembra forte come in altri anni. La strategia del Porto potrebbe essere quella di lasciare la palla all’avversario, sapendo che la squadra di Conceiçao è una macchina letale in contropiede con l’abilità di Jesus Corona e Luis Diaz e la forza fisica di Marega ora associata all’abilità di Taremi. Se il Porto fa il suo dovere in fase difensiva può senz’altro competere, e magari anche fare la sorpresa”.

Precedente Occhio Milan, Falcinelli è il re di Belgrado: "Stankovic fenomeno. A Pioli devo tutto ma..." Successivo Gubbio, rescinde Bangu: ufficiale