Anche Pioli tra gli allenatori che sono sospesi

Come se fosse l’anno zero. O al massimo uno. Come se le aree tecniche dei singoli club di Serie A risentissero dello strano clima politico che si respira, tra scissioni ventilate e continui liti tra i vertici del calcio italiano. In attesa che qualcosa accada, le società si sentono sospese. Impossibilitate a programmare il futuro. Tutte sono accomunate dall’incertezza per il futuro. A partire dalla scelta dell’allenatore. La Serie A è caratterizzata da una precarietà diffusa che coinvolge anche la prima della classe il cui problema ora è: qual è la giornata migliore per vincere lo scudetto? Eppure se nulla dovesse cambiare, Inzaghi all’Inter comincerebbe la prossima stagione in scadenza di contratto. Con tutto quel che ne consegue, ossia che a ogni intervista spunterebbe la domanda che presto si trasformerebbe in tormentone. Quella è la data finale del rapporto tra Pioli e il Milan. Anche se bookmakers e addetti ai lavori credono poco all’eventualità che si vada oltre il 2024. Pioli è stabile quanto le foglie d’autunno nella poesia di Ungaretti. Ibrahimovic ricorda sempre più un personaggio dei cartoni animati intento a segare il ramo della vittima. Forse, sottolineiamo forse, la vittoria dell’Europa League potrebbe garantirgli un’altra stagione. Ma è tutto da stabilire. E al momento non è chiaro chi dovrebbe prendere il suo posto né soprattutto quale progetto tecnico seguire.

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