Ancelotti: “Milan-Napoli incerta. Ritrovarsi a Istanbul? Sarebbe bello”

Il tecnico del Real a Radio1: “Sono affezionato al club rossonero. Berlusconi un grande presidente. Il mio futuro? Vorrei rispettare l’attuale contratto fino al 2024”

Per lui sarà ovviamente una sfida molto particolare. E non solo perché uscirà una delle squadre che potrebbe teoricamente ritrovarsi in finale, ma anche – e forse soprattutto – perché Carlo Ancelotti sulle panchine di Milan e Napoli (con tempi e risultati diversi, ovviamente) ci ha lavorato.

Strategia

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Il tecnico del Real, intervenendo a “Radio anch’io sport” su Radio1, ha parlato così della sfida di San Siro: “ Se fosse nello spogliatoio del Milan o del Napoli cosa direi per preparare questa sfida? In questo tipo di partite i giocatori sentono la pressione, sono motivatissimi, quindi non c’è bisogno di fare discorsi motivazionali. Il discorso da fare è legato alla strategia della partita, cercando di dare indicazioni chiare e semplici ai giocatori, per farli sentire coinvolti e partecipi: è un modo anche per stemperare un po’ la pressione che inevitabilmente queste partite ti mette addosso”. E alla domanda se è vero che dopo il sorteggio ha sentito Maldini e gli ha dato appuntamento a Istanbul, Carletto replica: “È stato soprattutto un augurio al Milan, al quale sono affezionato. In realtà Milan-Napoli sarà una partita molto equilibrata e molto incerta. Sarebbe bello ritrovarsi a Istanbul? Per il Real sì, credo anche per il Milan. Tutti vogliono arrivare a Istanbul”.

L’ansia per il Cav

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C’è anche un pensiero per Berlusconi, che migliora ma è ancora in terapia intensiva: “Siamo tutti in apprensione e in ansia, sono molto legato a lui, spero che vada tutto bene. Berlusconi è stato, è e sarà una persona molto amata da tutti. È stato un grande presidente, che stimolava e aiutava nei momenti difficili e metteva un po’ di pepe nei momenti buoni. Nei momenti di difficoltà si poteva contare sul suo appoggio”. Infine, un accenno al suo futuro, mentre le voci che lo vorrebbero sulla panchina del Brasile non si fermano: “C’è un bel detto che fa proprio al caso, le chiacchiere le porta via il vento. Ed è così, ho un contratto fino al 30 giugno 2024 col Real e mi piacerebbe rispettarlo”.

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