Alessandro Florenzi in campo per i bambini rifugiati

Il COVID-19 ha cambiato la nostra vita. Abbiamo perso molte delle nostre sicurezze e anche le cose più banali hanno assunto sembianze diverse. Oggi ci rendiamo conto di quanto fosse “fantastica” la routine di un tempo e vorremmo solo tornare alla normalità. Anche per i bambini rifugiati, la scuola era una routine prima di essere costretti a fuggire dalle violenze. Forse adesso possiamo capire più facilmente che senza istruzione nessun bambino può avere un futuro.

Con questo messaggio, l’Agenzia ONU per i Rifugiati (UNHCR) lancia la campagna “Fantastica Routine”, che dal 24 gennaio al 14 febbraio invita ciascuno di noi ad aiutare 700 mila bambini rifugiati nel Sahel a tornare scuola attraverso una donazione tramite SMS o chiamata da telefono fisso al numero 45588.

Nel Sahel centrale, tra Burkina Faso, Mali e Niger, sono presenti circa 3,5 milioni fra sfollati interni e rifugiati. L’ondata di violenza da parte dei gruppi armati estremisti, unita al COVID-19, ha determinato la chiusura e la distruzione di 4000 edifici scolastici. 6 milioni di persone, tra cui moltissimi bambini, vivono in condizioni di povertà estrema e di insicurezza costante.

Testimonial dell’iniziativa oltre ad Alessandro Florenzi, ancora una volta 3 grandi del calcio italiano, Demetrio Albertini, Giuseppe Bergomi e Alessandro Costacurta insieme alla schiacciatrice dell’Imoco Volley e dell’Italia Miriam Sylla.

Il messaggio di Alessandro Florenzi

“Sono felice e onorato di essere stato chiamato da UNHCR, l’Agenzia dell’Onu per i Rifugiati, a sostenere insieme a campioni come Albertini, Bergomi e Costacurta, la campagna di raccolta fondi “Fantastica Routine”, che ha l’obiettivo di difendere il diritto all’istruzione di 700 mila bambini che vivono nell’area nel Sahel, una regione che comprende Niger, Burkina Faso e Mali. L’impegno per gli altri è una costante della mia vita, lo considero un dovere e continuerò a farlo.

La pandemia scatenata dal Covid 19 sta condizionando le nostre vite e sta avendo pesanti ripercussioni sui più deboli, i meno protetti. Penso ai rifugiati, milioni di persone che nel mondo fuggono dagli orrori della guerra e dalle sue terribili conseguenze. E i bambini rifugiati sono quelli che pagano le conseguenze peggiori, perché la pandemia ha costretto a chiudere un’infinità di spazi dedicati all’istruzione. Abbiamo visto nel nostro mondo qual è stato l’impatto della didattica a distanza sui ragazzi, figuriamoci quale può essere sui bambini rifugiati l’assenza totale di istruzione.

Senza istruzione, i bambini non hanno futuro e la scuola rappresenta non solo simbolicamente un luogo che li protegge. I fondi raccolti con la campagna saranno destinati alla costruzione o ristrutturazione di scuole e altri spazi didattici. Nel Sahel, l’ondata di violenza da parte dei gruppi armati, unita al COVID-19, ha infatti determinato la chiusura e la distruzione di 4000 edifici scolastici.

Fino al 14 febbraio la campagna può essere sostenuta inviando un SMS da 2 euro al numero solidale 45588

Alessandro Florenzi”

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