Sergio Aguero scherza sul suo stato di salute e durante una diretta Twitch con i suoi followers dichiara: “Ho un chip al cuore che di notte lancia luci colorate: sembro Ironman”. L’argentino ricorda i momenti più drammatici che lo hanno costretto a dire addio al calcio giocato. Dal problema al petto dello scorso 31 ottobre, alla diagnosi fino all’operazione. “Quando mi sono dovuto fermare, pensavo che non fosse niente di grave e che sarebbe andato tutto bene – ha spiegato l’argentino – Ma quando sono arrivato in ospedale e mi hanno lasciato in una stanzetta da solo con un gruppo di monitor intorno a me, ho capito che qualcosa non andava. E dopo due giorni in ospedale ho iniziato a innervosirmi”, ha ammesso l’ex attaccante del Barcellona.
Aguero: “Ho avuto un crollo”
Aguero ricorda come è maturato il suo addio al calcio. Dalla notizia ricevuta dai medici alla conferenza stampa in cui ha annunciato la fine della sua carriera. “Sono stato ricoverato in un altro ospedale. Dopo gli esami e l’intervento, mi è stato comunicato che non avrei più potuto giocare. Sono andato ad Abu Dabi per distrarmi un pò – ha ammesso Aguero – e il giorno in cui ho comunicato il mio addio ero tranquillo. Poi una volta entrato allo stadio e dopo aver visto la sedia con il mio nome sono crollato. Ho abbracciato il presidente Laporta e sono uscito. Non volevo farmi vedere mentre piangevo. Laporta mi ha convinto a rientrare e a parlare. Una volta seduto, davanti ai cronisti è stato tutto più facile e mi sono rilassato”.