A tutto Asamoah: “Voglio continuare a giocare. L’Italia è casa mia”

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Un professionista vero, serio e mai una parola fuori posto. Adesso, Kwadwo Asamoah aspetta una nuova chance. L’ex calciatore anche di Juventus e Inter è attualmente svincolato ma si allena, da solo, in attesa di una chiamata da parte di qualche squadre. Il suo desiderio più grande è quello di restare in Europa e magari proprio in Italia, quella che lui stesso definisce la sua seconda casa ai microfoni di BBC Africa.

Asamoah: presrnte e futuro

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Asamoah (getty images)

Il ghanese parte dall’addio all’Inter: “Sono il tipo di ragazzo e calciatore che non si lamenta, anche se non gioco. Preferisco sostenere i miei compagni di squadra, perché voglio che la squadra vinca”, ha detto Asamoah sulla mancanza di partite giocate negli ultimi mesi. “Ovviamente avrei voluto giocare, ma non darei mai fastidio al gruppo e tantomeno chiederei al mister di farmi giocare. Preferisco aiutare gli altri e sostenere la squadra”. Dopo sei mesi di attesa per la sua occasione, nulla. Così, l’addio al club: “All’inizio della mia terza stagione all’Inter ho visto che le cose andavano gradualmente peggiorando e la cosa migliore da fare è stata pensare al futuro e concentrarmi sul continuare la mia carriera. All’Inter sapevano che avrei comunque sempre dato il massimo ma poi abbiamo parlato, ho spiegato loro la situazione e ci siamo lasciati senza problemi”.

Adesso Asamoah si allena e aspetta un’altra squadra, magari in Europa e meglio ancora se in Italia: “L’Italia è una seconda casa per me e quando penso alla mia carriera non posso che pensare alla Serie A. Gioco qui da 12-13 anni, ho passato più tempo qui che nel mio Paese! Ad essere sincero, mi piace stare qui. Durante la mia carriera ho avuto molte opportunità di andare nel Regno Unito o in altri Paesi, ma mi sono adattato così bene in Italia, dal calcio allo stile di vita e questo ha reso difficile accettare di lasciare l’Italia. Mi sento a casa qui e dopo la mia carriera voglio restare ancora”.

Sul possibile ritorno in patria da calciatore: “Tornare in Ghana? In futuro non mi dispiacerebbe andarci e giocare a calcio, ma non è il momento giusto per farlo. Ho parecchi anni ancora davanti a me per giocare in Europa prima di prendere in considerazione una mossa del genere. Per me significherebbe tornare indietro nella mia carriera. Allo stesso tempo so che potrei sostenere il calcio ghanese, incoraggiare i giovani, condividere con loro le mie esperienze in Europa e dare qualcosa in cambio. So che guarderebbero un giocatore come me e sarebbero desiderosi di imparare; potrei aiutarli con la mia esperienza, mostrare loro ciò che è necessario e incoraggiarli”.

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