Serie A, Martusciello: «Empoli, gioca con serenità»

Serie A, Martusciello: «Empoli, gioca con serenità»
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L’allenatore: «I giallorossi sono in salute fisica e mentale, noi lo sappiamo e sicuramente non partiamo battuti»twitta

EMPOLI – Partita particolare per Martusciello, tecnico dell’Empoli, quella di domani contro la Roma, infatti, il tecnico si sofferma a parlare di Spalletti, colui che lo ha lanciato nel calcio che conta: “A Luciano, mi legano ricordi tutti piacevoli e bellissimi, ricordi che mi tengo stretti. Sono state annate passate che ci hanno visto crescere alla stessa maniera: lui era agli esordi e per molti di noi si trattava del primo contatto con il calcio che contava. Tutto si è trasformato in una cavalcata straordinaria durata più anni, un sogno irrealizzabile, che ancora tutt’oggi mi chiedo come sia stato possibile. Sicuramente incontrarlo domani mi farà lo stesso effetto di aver incontrato Maurizio Sarri mercoledì sera a Napoli, anche con Spalletti ho rapporto molto stretto. Queste sono anche le cose belle del calcio da vivere e da assaporare”. L’allenatore ha dato i suoi consigli alla squadra“Alla squadra ho detto di giocarla con serenità. Quando affronti una squadra che è più forte di te, dentro ci devi mettere sudore, fatica e sofferenza e devi essere bravo a rispondere in questo senso per colmare il dislivello enorme che ci può essere a livello tecnico”.

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SPALLETTI, COMPLIMENTI – La Roma non ha un modulo fisso, con i tre centrocampisti che ruotano molto, questo è un aspetto tattico che ci dà altre difficoltà rispetto alla gara di Napoli. In questo momento, inoltre, la Roma è in salute fisica e mentale migliore rispetto al Napoli, questo rende la gara con la Roma un po’ più complicata, ma questo noi lo sappiamo e sicuramente non partiamo battuti. Spalletti è uno bravo ad allenare anche l’aspetto psicologico di squadra e singoli. Da giocatore mi ha fatto crescere in maniera esponenziale. Sono arrivato in Serie A solo per merito suo. Lui ti trasmette tanto e ti fa credere di essere un giocatore forte, ti regala grande autostima e fidatevi, la testa in un calciatore è importantissima. Lui mi ha fatto arrivare a certi livelli perché mi ha fatto credere in me stesso. Luciano per me è un fratello maggiore, come lo è il presidente Corsi. Provo grande stima nei confronti dell’uomo e del professionista e credo che in questo momento se non è il primo, al limite è il secondo allenatore in Italia per bravura. Lui batte e ha sempre battuto le difficoltà con la personalità”.

FIDUCIA – Questa è stata una settimana particolare con in turno infrasettimanale abbiamo svolto pochi allenamenti, però ho visto i ragazzi molto motivati e vogliosi di confrontarsi. Credo che inoltre l’autostima possa crescere anche da piccoli particolari e quanto di buono fatto dopo il gol del Napoli, ci può fare riprendere un po’ di fiducia in noi stessI”.

L’EX PAREDES – Leo è molto cresciuto. Dall’eliminazione in Champions, nella quale lui è stato visto come capro espiatorio, lui è venuto fuori alla grande ed ora è un giocatore forte, sicuramente anche grazie a Luciano. A Roma, giocare in quel ruolo è più complicato, ma lui ha una grande personalità, e se la tira fuori e la unisce alle tante qualità tecniche che ha può giocare a grandi livelli per tanti anni”.

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