Zaniolo e non solo: la Juve ha 5 giovani azzurri sotto la sua lente

Il giallorosso, Raspadori, Fagioli, Ranocchia e Carnesecchi: i bianconeri seguono con attenzione alcuni profili per ricostruire uno zoccolo duro a tinte azzurre

Vlahovic e Zakaria solo per assaggiare in anticipo il futuro, il processo di cambiamento nella rosa della Juve proseguirà nelle prossime sessioni di mercato. E con una componente in più da tenere in considerazione: definire uno zoccolo duro italiano all’interno dello spogliatoio, come da tradizione del club. Tra giovani di proprietà e possibili obiettivi, l’ItalJuve del futuro potrebbe sorprendere ancora – e non poco – i propri tifosi. Ecco cinque profili da tener d’occhio.

ZANIOLO

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Le ultime parole di Tiago Pinto – “non posso garantire che il prossimo anno giocherà con noi” – hanno aperto alla cessione di Zaniolo dalla Roma. La Juve c’è da anni, il nome del classe 1999 era tra quelli che compariva nel famoso “pizzino” di Paratici e il trasferimento del dirigente al Tottenham non ha cambiato le cose. Anzi, Nicolò ha la stima di Allegri, che lo avrebbe addirittura preferito ai tempi in cui poteva esserci la necessità di scelta tra lui e Chiesa. Il calciatore in passato ha deciso di rimanere nella Capitale, ora le cose potrebbero esser cambiate e la sua simpatia per i colori bianconeri potrebbe fare la differenza. La Signora lo ritiene tra i potenziali tasselli più importanti del nuovo ciclo, ecco perché la prossima estate potrebbe partire l’assalto.

RASPADORI

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L’altro giovane che si sta consolidando sempre di più in Serie A è Raspadori. Qui bisogna fare i conti con il Sassuolo, bottega cara, ma – per caratteristiche e profilo – Giacomo potrebbe essere il nuovo che avanza ideale. Con Dionisi sta crescendo molto da sotto punta, le dinamiche ancora poco chiare sul rinnovo di Dybala – considerato che il peso mediatico si sposterebbe su Vlahovic – potrebbero in qualche modo aprire un varco in questa direzione. Trattasi di un ragazzo che ha tutto ciò che piace dalle parti della Continassa, dentro e soprattutto fuori dal campo, già campione d’Europa l’estate scorsa con la Nazionale azzurra perché preferito a Kean dal c.t. Mancini. Cherubini lo segue dai tempi del settore giovanile: pista da monitorare.

FAGIOLI

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La prima convocazione in nazionale maggiore – nell’ultimo stage organizzato da Mancini – è solo l’ultimo tassello di un mosaico che la Juve prova a costruire da diversi anni intorno al suo profilo. Nicolò è uno dei pezzi pregiati venuti su dal vivaio, che ora si fa le ossa in cadetteria con la Cremonese dopo aver completato il percorso di maturazione nell’Under 23 bianconera. Qui nessun investimento da fare, basterebbe solo la fiducia di Allegri: il tecnico lo apprezza da tempi non sospetti e lo attende con fiducia, la decisione di mandarlo a giocare è stata motivata proprio dalla volontà di ritrovarlo pronto per la Juve. Intanto in B si sta facendo valere, nel ruolo di play può diventare tra i migliori del nuovo calcio italiano. E questa volta la Signora dovrà guardare solo in casa propria.

CARNESECCHI

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L’estremo difensore della Nazionale azzurra Under 21 viene monitorato da tempo. È di proprietà dell’Atalanta, anche lui quest’anno gioca nella Cremonese e non ci sono al momento discorsi avviati per ipotizzare una trattativa. Ma il tema portieri – dopo il colpo Donnarumma sfumato la scorsa estate e difficilmente recuperabile per via del contratto pesante col PSG – dovrà essere presto affrontato con attenzione, prevedendo un ricambio generazionale tra un paio di anni al massimo. Szczesny ha un contratto fino al 2024, Perin andrà in scadenza già a fine anno. La Juve sui portieri ha sempre previsto un percorso più attento nei tempi, più lento rispetto ai calciatori di movimento. Ha già in casa Israel, nazionale uruguaiano, ma non perderà di vista i portieri Made in Italy.

ROVELLA

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E infine Rovella, per il quale è già cominciato il conto alla rovescia in vista della prossima estate, quando per la prima volta metterà piede alla Continassa e sarà valutato dal vivo, dopo un anno e mezzo in prestito al Genoa. Il centrocampista classe 2001 ha già mostrato determinazione e potenziale per diventare un top play del campionato italiano, e forse non a caso la Juve non ha voluto forzare i suoi step di crescita nell’ultimo periodo. In Serie A gioca ormai da due anni con una certa continuità, sulle orme di Locatelli potrebbe presentarsi con tutte le carte in regola per diventare una concreta alternativa sul fronte bianconero. Che – per dirla come Vlahovic durante la sua conferenza stampa di presentazione – “non aspetta nessuno, quindi bisogna dimostrare subito”.

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