TORINO – “La nostra città. La nostra squadra. Il nostro Derby – con accanto due cuori, uno bianco ed uno nero –. Uniti si vince, il resto sono solo chiacchere“. Dusan Vlahovic, match-winner dell’importantissima stracittadina vinta dalla Juventus dopo le recenti, cocenti delusioni vissute prima in campionato contro il Milan, poi in Israele con il Maccabi Haifa in Champions, esulta sul proprio account Instagram. Il post è stato ‘preso d’assalto’ da compagni ed ex: oltre ai commenti di Di Maria (Siiiii papà) e Marchisio (tre emoticon, il gesto del ‘cinque’, una fiamma e un cuore), spiccano i like di Morata, Vieri, Chiellini, Pjanic, De Ligt, Arthur, Bonucci, Danilo, Locatelli, Kostic, McKennie, Kean, De Sciglio, Pinsoglio, Miretti, Soulé, Aké e le ‘Women’ Girelli, Rosucci, Cernoia e Caruso.
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Torino-Juventus, il Vlahovic-day
Dusan Vlahovic ha deciso il derby della Mole al minuto 74 in spaccata sul secondo palo, azione nata dal calcio d’angolo battuto da Cuadrado e dalla conseguente spizzata di testa di Danilo: nella mente dei tifosi bianconeri è ancora vivido il ricordo della stracittadina del 2015 decisa dal colombiano con un analogo gesto tecnico. Quel successo diede ai bianconeri uno slancio tale da inanellare una serie da record, culminata con la clamorosa rimonta che portò la squadra a conquistare il quinto Scudetto consecutivo (dei futuri nove). In tal senso, la speranza dei sostenitori della Juve è che le similitudini non si arrestino alla modalità con cui Cuadrado e Vlahovic, a distanza di sei anni l’uno dall’altro, hanno ‘matato’ il Toro. (QUI L’ARTICOLO COMPLETO)
Juve, Vlahovic e quella promessa rispettata a fine partita
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Torino-Juventus, la carica di Vlahovic e l’elogio di Allegri
“Dobbiamo continuare così, uniti e costanti. Se seguiamo l’allenatore? Sono domande banali, certo che lo seguiamo. A tutti capita un periodo no, ma tutti sanno quali sono gli obiettivi della Juve“. Così, nel post-partita, si è espresso Dusan Vlahovic, elogiato anche dal tecnico Max Allegri: “Vlahovic, indipendentemente dal gol, stasera ha fatto una partita a livello tecnico buonissima, a differenza delle due precedenti, mentre aveva fatto bene nelle due ancora prima con Bologna e Maccabi in casa. Ha solo 22 anni, migliorano gli anziani, figuriamoci se non può migliorare lui a questa età“. (QUI L’INTERVISTA COMPLETA)
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