Veretout, la lunga attesa: Marsiglia, Nizza o Monaco?

Il francese non rientra nei piani della Roma, che lo cederà solo a titolo definitivo o prestito con obbligo di riscatto. In Italia non ha trovato acquirenti, possibile si accasi in Francia

Sta recuperando da un fastidio muscolare che lo ha tenuto fuori dalla partita di Haifa contro il Tottenham, ma tra casa (sta per diventare papà per la terza volta), campo e mercato, sono giorni molto intensi per Jordan Veretout. La Roma, da mesi, è entrata nell’ottica di cedere il centrocampista francese, 29 anni, ma sperava (e pensava) di riuscire a chiudere, soprattutto con il Marsiglia, già nelle scorse settimane.

Quindici milioni il prezzo di partenza di Veretout, che sarebbe potuto anche salire sino a 10-12 più bonus, a patto di un trasferimento a titolo definitivo o in prestito con obbligo di riscatto. Niente prestito secco o con diritto, anche perché il contratto di Jordan scade nel 2024 e Pinto non vuole ritrovarsi tra un anno con un giocatore quasi in scadenza.

tra italia e francia

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Nei giorni scorsi, dopo l’infortunio di Pogba, c’è stato un sondaggio per capire se fosse possibile un trasferimento alla Juventus. Veretout è stato proposto, ma la telefonata non è mai diventata una trattativa vera e propria tra la Roma e i bianconeri. Stesso discorso, a giugno, con il Milan di Pioli: il tecnico campione d’Italia conosce bene il francese, lo ha allenato alla Fiorentina, ma niente di più. Probabile, invece, visto che nei mesi scorsi il ragazzo ha affidato i suoi interessi a un’agenzia francese, che Marsiglia, Nizza e Monaco possano tornare a farsi vivi. La Roma non vuole svendere Jordan e non può neppure farlo, almeno numericamente, se prima non prende Wijnaldum o chi per lui, ma i soldi che entrerebbero dalla sua cessione rappresentano un budget che, prima dell’estate, era stato messo in conto. Anche perché negli ultimi mesi della scorsa stagione Veretout ha giocato poco. O meglio: nel 2022 ha saltato solo due partite, per Covid, tra campionato e Conference League, ma non è più stato un titolare al centro del progetto di Mourinho. E il rinnovo, di cui pure si parlava in autunno, è diventato una chimera. Da lì la decisione di separarsi: entrambe le parti pensavano di farlo prima, adesso sono in attesa dell’occasione giusta.

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