United, pronta la rivoluzione: almeno 5 acquisti. Juve e Napoli, attente…

So I start a revolution from my bed. ‘Don’t Look Back in Anger’, storica hit degli Oasis, band tifosissima del Manchester City, può essere presa in prestito dai rivali cittadini del Manchester United, che in estate daranno il via a una grande rivoluzione. Non dal letto, in questo caso, ma da dietro la scrivania, dove qualcosa si sta già muovendo. Grandi manovre, per cambiare completamente una squadra che sembra essere solo un insieme di figurine, che nonostante abbia in rosa gente del calibro di Ronaldo, Bruno Fernandes, Pogba e Sancho è lontana anni luce dalle big d’Inghilterra e d’Europa. 

SI CAMBIA – Ad annunciare la rivoluzione ci ha pensato Ralf Rangnick, tecnico ad interim fino a giugno, al termine del pesante 4-0 subito ad Anfield contro il Liverpool: “E’ importante decidere presto il nuovo allenatore per lavorare bene sul mercato. Ho fatto un paio di nomi al board che possono funzionare, indipendentemente dal tecnico, dallo stile di gioco, ma è chiaro che non saranno sufficienti un paio di acquisti. Credo compreremo  cinque o più giocatori”. Una rivoluzione, con diversi giocatori che arriveranno e molti altri che faranno la valigia. Tra questi Juan Mata, Jesse Lingard, Paul Pogba ed Edinson Cavani, in scadenza a giugno, più Matic (piace alla Roma) ed Henderson. Attenzione anche a Cristiano Rolando, la cui permanenza è in forte dubbio. Nel nuovo percorso di ten Hag, che salvo sorprese sarà il nuovo allenatore (lo United sta trattando con l’Ajax sulla clausola), non c’è spazio per il portoghese. Che potrebbe decidere di lasciare prima di creare tensioni una volta iniziata la stagione. Serve imparare dagli errori di quest’anno, non guardare al passato con rabbia. Per costruire un futuro roseo. 

I NOMI – Il Manchester United comprerà, lo farà con criterio. Sulla lista ci sono i difensori Antonio Rudiger del Chelsea e Jurrien Timber dell’Ajax, i centrocampisti Kalvin Phillips del Leeds e Christoper Nkunku del Lipsia, e gli attaccant Victor Osimhen del Napoli, Darwin Nunez del Benfica, Paulo Dybala della Juve e Antony dell’Ajax. Grandi nomi, che dovranno però essere assemblati. Perché con le figurine non si vince. 

 

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