Ungheria a Euro 2024, tutti pazzi per Marco Rossi: “Entusiasmo pazzesco”

Marco Rossi l’ha fatto ancora. Per la seconda volta consecutiva ha qualificato l’Ungheria agli Europei. E stavolta senza nemmeno dover passare dagli spareggi. «Siamo molto contenti – racconta il ct dei magiari a Tuttosport. È stata una qualificazione molto sofferta (l’altro ieri il gol decisivo in Bulgaria è arrivato al 97′, ndr), ma è anche in fin dei conti il compendio della mia carriera dove ho sempre dovuto sudarmi tutto». Della sua storia in Italia ha già raccontato tante volte, compreso il particolare di quando per allenare in C gli fu chiesto anche di portare uno sponsor. Nessuno ha mai davvero creduto in lui: si è fatto la C con Lumezzane, Pro Patria, Scafatese e Cavese, la D con lo Spezia per poi trovare il suo Eldorado in Ungheria con l’Honved e la Nazionale.

Euro 2024, i tecnici italiani

E al prossimo Europeo sarà un tripudio di tecnici italiani: anche Montella, Calzona, Tedesco e ovviamente si spera Spalletti, hanno staccato il pass. «Prima di tutto facciamo il tifo per gli azzurri – dice Rossi – anche se io dall’Italia devo girare alla larga visto che mi ha già purgato due volte. È un orgoglio far parte della scuola italiana di allenatori che si fa onore con le Nazionali. Nonostante tutto, il nostro campionato resta il più difficile: non è più quello con il maggior tasso qualitativo e quindi spettacolare, ma il fiorire di match analyst dimostra la grande conoscenza dei tecnici italiani dettata da una cultura calcistica che da sempre c’è in Italia». Alla guida della selezione ungherese per Marco Rossi è stato tutto un crescendo: «Siamo partiti dalla serie C della Nations League ed ora siamo in serie A dove abbiamo anche sfiorato le final four, l’altro Europeo l’avevamo preso solo con lo spareggio, stavolta con una giornata d’anticipo sulla fine del girone. In Ungheria è scoppiato un entusiasmo incredibile. Per la partita che giocheremo domani alla Puskas Arena di Budapest contro il Montenegro sono stati polverizzati i 70000 biglietti disponibili. Per contenere tutte le richieste ci vorrebbero due o tre stadi così. È bellissimo vedere quanti bambini si sono avvicinati alla Nazionale, come vengano a chiederci selfie e autografi».

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