L’Under 19 del ct Bernardo Corradi e l’Under 17 del ct Massimiliano Favo si sono qualificate per la fase finale dell’Europeo di categoria. L’Under 21 del ct Carmine Nunziata è più che mai in corsa per tagliare lo stesso traguardo, nonostante il pareggio in extremis subito a Ferrara contro la Turchia. Il 2024 si è aperto nel modo migliore per le Nazionali giovanili italiane, dopo il 2023 che aveva visto l’Under 19 di Alberto Bollini, ora ct dell’Under 20, laurearsi campione d’Europa (gol decisivo del viola Michael Kayode, 19 anni, ora titolare nella Fiorentina); l’Under 20 dello stesso Nunziata, sconfitta solo in finale nel mondiale vinto dall’Uruguay (Casadei, ora al Chelsea, miglior giocatore e Desplanches, ora al Palermo, miglior portiere del torneo in Argentina); l’Under 21 di Paolo Nicolato, ora ct della Lettonia, eliminata nella fase finale dell’Europeo a causa della classifica avulsa negli scontri diretti con Svizzera e Norvegia (il titolo è stato vinto dall’Inghilterra, per la terza volta nella sua storia).
Italia, la sinergia tra Spalletti e le Under funziona
I brillanti risultati della Giovane Italia, declinata nelle diverse Under, dimostrano due cose: la prima, che non è vero che il nostro calcio sia povero di talenti, semmai difetti di troppi allenatori di club che abbiano il coraggio di lanciarli nella mischia; la seconda, che la strettissima collaborazione fra Spalletti e i colleghi sia proficua. Prima della partita di Ferrara, Luciano è sceso negli spogliatoi dello stadio e ai ragazzi dell’Under 21 ha detto: “È come se io e Nunziata lavorassimo insieme. Ogni vostra gara è un’occasione da non perdere“. Parole indicative della sinergia che Spalletti ha voluto creare fra la Nazionale maggiore e le Under. Funziona.
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