Ultimatum Juve a Di Maria: entro oggi la risposta. Altrimenti cambia obiettivo

Il club aveva alzato l’offerta economica venendo incontro alla richiesta di contratto annuale per l’argentino, su cui è emersa la voce del Barcellona. I bianconeri non aspettano più

Tempo quasi scaduto. La Juve non è intenzionata ad attendere ancora per molto una risposta dall’entourage di Angel Di Maria, dopo aver fatto l’ultimo rilancio rimanendo dentro i paletti fissati dal calciatore. I bianconeri ritengono di aver fatto il possibile, ricalibrando l’offerta su un solo anno e avvicinando più possibile la richiesta d’ingaggio. Madama si è spinta fino ai 5 milioni e mezzo di parte fissa, più bonus legati soprattutto alle presenze: un totale di 7 milioni netti condizionati alla garanzia di un apporto concreto – sul campo – da parte dell’argentino, che al PSG ha guadagnato finora poco più (7,5). Risposta definitiva entro le prossime ore: fin qui silenzio e sensazioni sempre più negative, sulla scia dell’ultimo incontro che si è tenuto a Londra la settimana scorsa.

PROGETTO

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La Juve ha provato a spingere verso un accordo biennale, soluzione che consentirebbe di accedere ai benefici fiscali e, dunque, di aumentare l’offerta (ai 7 e mezzo) senza condizione alcuna; di contro, il calciatore non ha mai mostrato il minimo di apertura su un impegno pluriennale, volendo tornare in Argentina dopo l’anno del mondiale, per chiudere la carriera a casa: nel Rosario Central. Portare a termine l’operazione con o senza i benefici del Decreto crescita fa tutta la differenza del caso, alla Juve: che spenderebbe poco più di venti milioni lordi per due anni e sicuramente più di quindici per uno solo, rimanendo fedeli alle richieste. Il ribasso, insomma, si è reso necessario per allineare la cifra a quanto il club spenderebbe comunque nel primo anno della soluzione biennale.

DENTRO O FUORI

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Sulle tracce del calciatore si muove da qualche settimana anche il Benfica, negli ultimi giorni si è fatto avanti anche il Barcellona: e se la prima destinazione appare meno attrattiva rispetto alla Torino bianconera, la seconda può effettivamente rappresentare una concreta alternativa. Al netto della possibile concorrenza, però, la Juve non è disposta a fare altri rilancio o partecipare ad aste: l’offerta presentata da Cherubini a margine del match tra Italia e Argentina a Wembley, insomma, è l’ultima possibile. Le parti si erano lasciate con poca fiducia sulla buona riuscita della trattativa, ma si erano comunque concesse del tempo per riflettere: una settimana, era mercoledì scorso. Nell’attesa, e con meno fiducia sul fronte Di Maria, si lavora sulle alternative.

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