Tutti gli uomini di Mourinho, lo staff Special

ROMA – Quando, poco più di un anno fa, dopo pochi mesi Joao Sacramento, il vice di Mourinho, se ne andò da Trigoria in molti si chiesero come mai l’allenatore portoghese avesse interrotto il rapporto con un tecnico bravo e giovane. Non che fosse scarso, non a caso oggi lavora al Psg, ma non aveva (più) una caratteristica che per Mou era importante prima e fondamentale adesso: l’empatia con il gruppo. Dal suo staff, che ha ringraziato più volte giovedì notte dopo il passaggio del turno di Europa League, Mourinho pretende due cose: professionalità e capacità di fare squadra. Considerando che poi in Italia è spesso solo, con la moglie che fa avanti e indietro da Londra, con i suoi collaboratori ha costruito un rapporto che va al di là del campo. Cene, scherzi, battute, decine e decine di foto gelosamente custodite nel suo telefono: per Mou chi sta vivendo con lui la seconda avventura romana è, ormai, uno di famiglia. 

Cremonese-Roma, la probabile formazione di Mourinho

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Cremonese-Roma, la probabile formazione di Mourinho

Mou e il vice “Lillo”

A partire da chi c’era già, come i magazzinieri, i fisioterapisti, lo chef Rillo, il nutrizionista e l’osteopata Martinelli, per finire all’ultimo arrivato, quel Salvatore Foti, il suo vice, scelto un anno fa attraverso uno schermo. Andato via Sacramento, infatti, la società aveva proposto a Mou tre o quattro nomi, a lui è bastata una call con Foti per decidere. Detto che tutti lo chiamano “Lillo”, come l’ex presidente della Reggina (il copyright è di Falchi e risale ai tempi della Sampdoria), Foti studia per diventare allenatore. Ha un carattere fumantino, è stato squalificato per un mese per aver insultato la terna arbitrale dopo Roma-Cremonese di Coppa Italia, ma è benvoluto dai giocatori ed è, soprattutto, molto preparato. A Coverciano ha preso da poco il patentino Uefa A con tanto di menzione speciale del settore tecnico per l’ottima prova finale. Gli altri membri dello staff lavorano, e in alcuni casi vivono, con Mourinho da più tempo. 

La parte atletica

A capo della parte atletica della Roma c’è Stefano Rapetti, pisano, 46 anni, con Mou all’Inter e al Manchester. Fautore degli investimenti in materia di attrezzature all’avanguardia per lo studio e quindi la prevenzione degli infortuni, lavora con Carlos Lalin Novoa, il responsabile della riatletizzazione. Lalin ha conosciuto Mou al Real e non si sono più separati. Oltre che dei giocatori si occupa anche dell’amico José, con tanto di programma personalizzato a seconda delle esigenze.

Analisti

Altri uomini chiave sono Michele Salzarulo, Department Match Analyst, e Giovanni Cerra, anche lui analista. Salzarulo una vita all’Inter, ha lavorato con Mourinho in nerazzurro. Cerra è invece romano e romanista: lui e Mou hanno collaborato a Manchester, si conoscono benissimo e solo una volta l’italiano ha chiesto al portoghese un giorno di permesso. Il motivo? Lo ha raccontato lui stesso: «Andare all’Olimpico a vedere l’ultima di Totti». Permesso accordato.

Fratello Nuno

Dello staff, infine, fa parte Nuno Santos: tecnicamente è il preparatore dei portieri, in realtà è molto di più. Amico fraterno di Mourinho, carattere a dir poco esplosivo – per informazioni chiedere all’allenatore del Bodo Knutsen – ha conquistato tutti a Trigoria per la passionalità, l’onestà e la schiettezza. I giocatori lo adorano e gli hanno persino dedicato un coro, per Mourinho è un punto di riferimento. Lui come tutto lo staff che ha creato e plasmato a sua immagine e somiglianza. Dagli allenamenti a Trigoria alle cene fuori (“I Tre pupazzi” è il ristorante preferito) sempre insieme, senza gelosie o individualismi. Quelli sono scomparsi più di un anno fa.  

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