Tribuna stampa dedicata a Rialti: così Ciccio è tornato allo stadio

FIRENZE – Lo stadio non era ancora pieno, mancava più di un’ora all’inizio e un telo viola, col giglio della Fiorentina, copriva ancora la targa, due poltroncine alla mia sinistra caro Ciccio, come quando ci conoscemmo, eri di nuovo alla mia sinistra. Era una sensazione strana, con quelle poche righe tracciate sulla targa tornavi allo stadio. “Stadio Artemio Franchi, tribuna stampa Alessandro Rialti, Comune di Firenze, Acf Fiorentina, Associazione Stampa Toscana, Ussi Toscana, Amici di Ciccio. Firenze, 9 novembre 2022″. Il telo è stato tolto due volte, prima da Joe Barone, direttore generale del club viola, e poco dopo da Dario Nardella, sindaco di Firenze, insieme a due assessori, Cosimo Guccione e Maria Federica Giuliani. «Non saremmo arrivati qui se non ci fosse stata la caparbietà dei giornalisti sportivi di Firenze. Questo gesto ci fa sentire comunità, un gruppo coeso, ma soprattutto ci permette di ricordare a chiunque verrà a sedersi qui chi era Ciccio Rialti». Sono state belle le parole del sindaco. Nello stesso momento, sul tabellone luminoso dello stadio sono apparse due foto, in una avevi la faccia pensierosa. Eri a Monaco di Baviera, la sera in cui l’arbitro Ovrebo passò alla storia (dalla parte sbagliata) della Fiorentina per il gol regalato a Klose con un fuorigioco chilometrico. Era una sensazione strana non perché c’era tanta gente intorno al tuo banchino. E’ sempre stato così, venivano in udienza da te per avere un pronostico prima della partita e un commento subito dopo. Strana perché c’eri, però continuavi a mancarmi. Non solo a me, ma a tutti noi. Mancava il tuo vocione, il tuo sguardo, la tua risata quando mi raccontavi certe gesta di certi giocatori. Ma d’un tratto questa sensazione è scomparsa e ho capito il senso. Sai chi c’era lì, dietro la tua targa? C’erano Edoardo ed Enrico che in vita loro non credo fossero mai entrati in uno stadio di calcio. C’erano i tuoi figli, Edoardo con la testa fra quelle meravigliose nuvole, più o meno come la tua, ed Enrico, eretto, una gran figura. Commisso aveva voluto conoscerli prima della breve cerimonia, mi sembravano contenti, hanno visto ancora una volta quanta gente voglia bene al loro padre. Ho mandato le foto della targa a qualche tuo amico. Claudio ti ha risposto subito: “Ciao Ciccio”. Moreno con due cuori, uno rosso e l’altro viola. Maledeboli con un “Grande Ciccio”. Gatto con un “Meraviglioso”. Pietro con “Onore a Ciccio”. Potrei andare avanti per 80 righe ma non mi sembra il caso. Abbiamo criticato centinaia di volte questa tribuna stampa fatta per i segaligni, a noi che segaligni non siamo mai stati proprio non piaceva. Da adesso però non è più così, è la tribuna stampa più bella e più vera del mondo. C’è il tuo nome sul tuo scranno, c’è quello di Manuela Righini sulla porta della sala stampa. A Firenze si fanno anche le cose giuste.

Iscriviti al Fantacampionato del Corriere dello Sport: Mister Calcio CUP

Precedente La Stampa: "Juventus, dammi il 5. Allegri alla ricerca del quinto successo consecutivo" Successivo Inter, Dzeko fa meglio di Meazza e punge sul rinnovo: "Non è una domanda per me..."