Una sconfitta è sempre una sconfitta. Sopratuttto per Antonio Conte, anche se maturata con due gol subiti nei minuti di recupero. Anzi, forse ancora di più in un caso del genere.
Conte e l’odio per le sconfitte
Il rapporto conflittuale tra il tecnico salentino e i risultati negativi è noto da tempo, così come le metafore “forti” utilizzate dallo stesso ex ct dell’Italia (“Quando perdo è come morire”), ma ora se ne sono accorti anche i giocatori del Tottenham, chiamati agli… straordinari già la mattina seguente al brutto ko per 2-0 subito contro lo Sporting nella seconda giornata della fase a gironi di Champions League.
Tottenham, destino incerto in Champions League
Una sconfitta inattesa che ha rimescolato le carte in un girone equilibratissimo e completato dal Marsiglia, sconfitto dagli Spurs nella prima giornata, e dall’Eintracht Francoforte. Conte, parso già scuro in volto durante le interviste di fine partita, non ha preso bene il ko al punto da decidere, come riportato dal ‘Daily Mail’, di sottoporre i giocatori ad una seduta di allenamento “punitiva” presso il quartier generale di Enfield già la mattina seguente il match, quindi poche ore dopo il ritorno dal Portogallo.
“Tottenham ko in Champions, scatta l’allenamento mattutino”
La seduta di allenamento era inizialmente prevista per il pomeriggio, ma Conte ha deciso di anticiparla alle 11, senza neppure avvisare in anticipo i giocatori, che hanno ricevuto la comunicazione solo dopo il ritorno in Inghilterra. Il tecnico e il proprio staff non hanno giustificato la propria decisione parlando ufficialmente di punizione, ma alla luce della rabbia di Conte dopo la gara dell’Alvalade tutto fa pensare che il provvedimento sia stato preso per “avvisare” la squadra sul fatto che altri scivoloni di questo tipo non saranno tollerati.
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