Torino-Milan, tifoserie vicine? Ecco le contromisure

TORINO – Uno spettacolo nello spettacolo. L’auspicio in vista del fischio d’inizio di Torino-Milan, pur non esente da insidie, ha questa volta e finalmente solide fondamenta. Il primo spettacolo, ovviamente, vuole essere quello tecnico: da una parte i rossoneri in piena lotta per lo scudetto, dall’altra i granata che contro le cosiddette grandi hanno fatto vedere in stagione il miglior potenziale. Rimasto tale a causa di risultati che, a dispetto delle prestazioni, non hanno mai premiato i ragazzi di Juric. Ma anche l’ultimo periodo, piuttosto fiacco a dire il vero, ha confermato l’andamento, con i granata che di fronte all’Inter si sono ringalluzziti e hanno mancato l’appuntamento con i tre punti più che altro per le incomprensibili sviste arbitrali del tandem Guida-Massa.

Il secondo spettacolo in questione, invece, è legato alla cornice intorno al quadro, con un Grande Torino pronto a riempirsi come mai accaduto da quando la prima ondata del Covid ha sconvolto le vite e le abitudini del mondo intero. La prevendita procede infatti a gonfie vele, constatazione che apre a una duplice lettura: da una parte c’è l’agognato ritorno a qualcosa di molto simile alla normalità, con la possibilità per la prima volta negli ultimi due anni di gremire lo stadio al 100% della capienza, dall’altra il timore che questo afflusso possa sfociare in tensioni che già in passato hanno messo a repentaglio la sicurezza all’interno della struttura (già venduti oltre 20 mila biglietti: e di circa 28 mila è la capienza dello stadio).

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