Tirreno-Adriatico, ultima tappa al tedesco Bauhaus, Tadej Pogacar vince la corsa, si prenota per la Milano-Sanremo

Tirreno Adriatico, lo sprinter tedesco Phil Bauhaus, 27 anni, alfiere della Bahrain  Victorius, ha vinto la settima e ultima tappa.

Tadey Pogacar ha vinto, da dominatore assoluto, la classica finale della Tirreno-Adriatico, la prestigiosa Corsa dei Due Mari.. “Sono felicissimo di bissare questa vittoria e ringrazio i compagni di squadra per il prezioso aiuto che mi hanno dato.

Ed ora ci concentriamo sulla Milano-Sanremo, il 19 marzo, sabato prossimo, è vicino “. Imperiosa e concitata  la volata di Bauhaus che con un formidabile colpo di reni ha avuto la meglio su Giacomo Nizzolo. Terzo Grives,quarto Cimolai, quinto Dainese. Completano la Top ten fior di velocisti: Kristoff, Boasson-Hagen, Kooij, Demare, Moschetti. Sul podio della classifica generale con Pogacar salgono Vingegaard (secondo) e Mikaela Landa.

GRAN FINALE IN UN CIRCUITO MOLTO VELOCE

È stata una tappa come da (facili) previsioni: prima parte “mossa” con l’unico e ininfluente GPM di giornata, quello di Ripatronsone; seconda parte di 70 km completamente pianeggianti fino al circuito finale (molto veloce). Tappa conclusiva di una settimana vivace e combattuta di complessivi 1.139 km ben assortiti nelle cinque regioni coinvolte. Tappa di 159 km da San Benedetto a San Benedetto con passaggi nell’entroterra marchigiano. Poi il primo assaggio (dei cinque previsti)  nel circuito del mare a 73 km dalla conclusione. Un tracciato di 14,5 km.

TADEJ IL “CANNIBALE” CHE CORRE COME MERCKX

Il paragone è inevitabile. Tre delle quattro maglie in palio le ha vinte lo sloveno. Senza apparente difficoltà. Ha vinto la celeste (classifica), la ciclamino (punti) e la bianca (giovani).  Ha lasciato la verde (scalatori) a Quinn Simmons, 20 anni, statunitense del Colorado, alfiere della Trek-Segafredo, oro ai Mondiali  nello Yorkshire (2019).

A soli 23 anni Pogacar  è ritenuto il numero uno del ciclismo mondiale. Dall’inizio della stagione ha vinto 6 volte in 14 giorni di gara. Sei successi limpidi: due tappe e l’Uae Tour (20-26 febbraio),Strade Bianche (5 marzo), due tappe alla Tirreno-Adriatico (7-13 marzo). In carriera ha già un palmares da leggenda: 2 Tour de France, Liegi e Lombardia nel 2021.

APPUNTAMENTO A SANREMO (19 marzo)

Lo aspettano tutti. La Milano-Sanremo gli manca e non ne fa mistero anche se tecnicamente non sarebbe la “sua” corsa. La Cipressa e il Poggio sono due grandi incognite per tutti. Sono due scogli cruciali e imprevedibili con l’aria del traguardo addosso. Ma, come dice Damiano Caruso, “Pogacar può vincerla. È maturato in fretta. È più consapevole dei suoi mezzi perché  corre con una enorme autorevolezza. È uno dei pochi che può permettersi di fare alla Sanremo una azione alla Nibali del 2018”. Staremo a vedere.

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