Thiago Motta chiama Joey e lancia l’appello: “La squadra è incompleta”

BOLOGNAThiago Motta fa un sospirone, alla fine deve accettare quel che c’è. La sua realtà. E anche questa prima sconfitta all’esordio contro il Milan. «E’ stata una partita difficile, ma questo è normale. Sono soddisfatto di quello che ho visto dalla mia squadra». Motta il suo Bologna ha cercato di guidarlo, di telecomandarlo. Lo vedevi sbracciarsi a ogni pallone toccato, a ogni giocata. Non è bastato. Nel primo tempo il Milan ha messo sotto i rossoblù. D’altra parte, dice ancora il tecnico italo-brasiliano «abbiamo trovato una delle favorite per lo scudetto, costruita con mezzi completamente diversi dai nostri. I primi venti minuti sono stati difficili. Ma noi siamo stati in partita fino alla fine». In tribuna c’era Joey Saputo e in queste ore il presidente vedrà dirigenti e allenatore. Il mercato non è finito, servono ancora profili per alzare il livello della rosa come vuole Motta. E certo il confronto con il Milan non regge. «Magari li avremmo potuti avere noi questi – scherza Motta – ma non li abbiamo, questa è la realtà». Mezzi diverse, diverse le ambizioni. Anche Motta lo sa. Alza le spalle: «Loro si sono rinforzati tantissimo, hanno possibilità diverse rispetto a noi. Io, però, da fuori, vedo che abbiamo affrontato una grande nel modo giusto».  

Bologna, questione di tempi

Alla fine Motta ha dovuto inserire un paio di ragazzi della Primavera e un giocatore già in partenza (Van Hooijdonk). La Serie A, dice Motta, «è una cosa seria, io sono molto serio, i ragazzi sono molto seri, le persone che lavorano qui sono molto serie. Stiamo lavorando al massimo». I tempi però non coincidono con i progetti che aveva in testa Motta. «I tempi non sono giusti, non abbiamo iniziato il campionato con la squadra fatta. Ma adesso pensiamo alla partita contro la Juve». Thiago non è uno che si accontenta, sa che la strada è lunga e tortuosa, difficile. Il cammino del suo Bologna è appena cominciato. Thiago ha chiesto molto a tutti, anche a Zirkzee. L’olandese si è sacrificato. «Ha tante qualità, ma dipende dalla partita», dice ancora l’allenatore. Zirkzee aveva il compito di mettere in difficoltà i centrali del Milan, doveva evitare di farli partire e impostare. «Ha tutto per fare cose buone, e quando cambia ritmo va veloce». Motta sa che «non abbiamo tempo, ma ci serve un po’ di tempo. Zirkzee è un ottimo giocatore, diamogli tempo con gli altri. Funzionerà». 

Bologna, i singoli

Serve tempo anche a Riccardo Orsolini. Oggi arriverà il sì dell’Orso per un contratto da almeno 2 milioni fino al 2027. Ma il rinnovo non nasconde i problemi. «Orsolini mi è piaciuto nei primi minuti, l’ingresso è stato buono. Non mi è piaciuta la posizione, non è quella che stiamo cercando. Entrando così ha facilitato la vita a Tomori. Sono cose di cui parlo sempre. Voglio attenzione, concentrazione, il massimo ma nel modo giusto». E ancora: «Riccardo avrà una buona concorrenza, dovrà dimostrare la capacità di poter giocare le partita». Molto positivo invece il giudizio su Ndoye. «La sua è stata una prestazione molto buona, ha iniziato a destra bene, a sinistra bene. Ragazzo che porta cambio-ritmo, uno contro uno sulla fascia, ha bisogno dell’aiuto di altri giocatori. Abbiamo bisogno di tutti. Questa è la strada».  

Thiago Motta: "Mercato? Individuati 4-5 nomi"

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Thiago Motta: “Mercato? Individuati 4-5 nomi”

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