Storica Italfutsal: “Una Nazionale che parla sempre più italiano”

La riforma fortmente voluta da Luca Bergamini e dalla governance del calcio a 5 trova importanti riscontri non solo in Serie A ma anche in Nazionale. Non era mai accaduto nel nuovo secolo di avere un’Italia a forti tinte tricolori: dei diciotto convocati Azzurri solo 4 sono non formati, altrettanti addirittura siciliani, esponenti di quella regione che riabbraccia gli Azzurri a 12 anni di distanza da Caltanissetta, dove l’allora Nazionale di Menichelli conquistò il pass per le Qualificazioni Mondiali a Thailandia 2012. Bisogna risalire alla fase finale dell’Europeo del 1999 per ritrovare tanto made in Italy, quando l’unico non formato era era Tadeu Veronesi.

L’IN BOCCA AL LUPO PRESIDENZIALE

“Torniamo in  una Regione che è diventata un traino del movimento del futsal italiano”. Luca Bergamini è un presidente sempre più convinto che la riforma porterà benefici per tutti, continuando a lavorare sul territorio e puntando forte e senza remore sui settori giovanili. “Non è un caso che quattro dei giocatori convocati provengano proprio dalla Sicilia – sottolinea il numero uno del futsal italiano – vuol dire che il lavoro svolto, nell’attività di base, nella formazione, fino alla punta di eccellenza rappresentata dalla Meta Catania in Serie A, è stato lungimirante”. Ecco l’in bocca al lupo presidenziale alla vigilia della sfida contro la Macedonia del Nord, penultimo appuntamento del Main Round delle qualificazioni per il Mondiale 2024, in programma – in un PalaCatania che va verso il sold out – mercoledì 1 marzo alle 20.30, diretta streaming sul sito della FIGC. “Ci apprestiamo a vivere una partita importante per l’Italia – conclude il Presidente della Divisione Calcio a 5 – la risposta che ci aspettiamo dal pubblico catanese e siciliano in generale, è di quelle importanti. Sono certo che gli Azzurri ci faranno divertire”.

SICILIA, UN POSTO SPECIALE

Italfutsal al comando del proprio girone, con un punto di vantaggio sulla Svezia (che riposa) due proprio sulla Macedonia del Nord, che all’andata giocò un brutto scherzetto gli Azzurri, imponendo il 3-3. Ma stavolta si gioca davanti al proprio folto pubblico. “Niente calcoli”. E’ l’urlo di Alex Merlim, che mette in guardia i suoi ma ostenta fiducia per il nuovo corso dell’Italia. “C’è grande attesa, ma dobbiamo scendere in campo tranquilli, godiamoci il momento – assicura la stella della Nazionale – sarà una partita difficile, ma il nostro destino dipende solo da noi, vogliamo vincere, siamo l’Italia. Ho giocato quattro anni ad Augusta, qui è un posto speciale e mi sento un po’ siciliano anche io”. 


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