Storia d’amore, arte, e mille ruoli: i 5 anni alla Juve di Bernardeschi

Ruppe con la sua Firenze per arrivare in bianconero, una gran duttilità di cui spesso è stato vittima, l’amicizia con CR7, vittorie e sconfitte: i retroscena di un quinquennio di alti e bassi

Federico Bernardeschi saluta Torino e la Juventus “con gratitudine e rispetto”. Sotto la Mole ha trovato “casa” per cinque anni, in bianconero “una famiglia”. Dove nei momenti difficili, che non sono certo mancati, “le critiche sono state uno stimolo” – scrive nel suo saluto affidato ai canali social – mentre “gli applausi un orgoglio”. La nuova avventura al Toronto è già entrata nel vivo, un po’ a sorpresa in realtà, dal momento che il campione d’Europa avrebbe potuto far comodo a mezza Serie A. Il treno dell’MLS però gli ha trasmesso stimoli importanti, la componente economica ha avuto sicuramente il suo peso ma di base – la sua – è stata sopratutto una scelta di vita.

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