Stellini: “Conte è la forza di questa Inter”. E su Eriksen…

TORINO – L’Inter passa in vantaggio, viene raggiunta, soffre, ma alla fine con il gol di Lautaro arriva l’ottava sinfonia dei nerazzurri che volano a +9 dal Milan battendo il Torino per 2-1 Successo numero 8 di fila per i ragazzi di Conte che oggi squalificato ha ceduto il suo posto al vice Cristian Stellini, lui alla terza vittoria da allenatore in pectore, molto soddisfato al termine della gara: ”Sono vittorie molto importanti. Perché oggi i 3 punti erano fondamentali anche per loro. Oggi partita decisa dagli episodi e le giocate”. Soddisfato l’ex calciatore del Bari che commenta così l’assenza del tecnico leccese in panchina: “Conte in tribuna? Interviene ogni 2 secondi, senza neanche una pausa. Lui è la nostra guida e la nostra forza. A fine partita ha fatto i complimenti a tutti. Abbiamo uno staff tecnico unito e coeso che supporta le idee di mister Conte. Il mister è in rapporto costante con tutte le componenti dello staff per migliorare la squadra”.

Lukaku su rigore, Lautaro incorna il Torino: l'Inter non si ferma

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Lukaku su rigore, Lautaro incorna il Torino: l’Inter non si ferma

Inter, Stellini: “Eriksen ha svoltato”

Una gara decisa dalla coppia Lautaro-Lukaku sulla quale Stellini racconta: “A volte dobbiamo frenarli nel volersi allenare nei tiri in porta. Loro hanno tante frecce al loro arco e uno completa l’altro: Lukaku è un punto di riferimento, Lautaro fa un movimento continuo. Poi aggiungiamo il loro sacrificio in fase difensiva. Quando si giocano tante gare, a volte dobbiamo frenarli quando vogliono calciare in allenamento. Ora abbiamo più possibilità di lavorare sui dettagli”. A cambiare però il volto del match gli ingressi in campo di Eriksen e Sanchez: “Dovevano darci un cambio di marcia. Ci aspettavamo questa partita e abbiamo lavorato anche in settimana per provare a deciderla con i cambi”. Poi sul danese aggiunge: Eriksen ci ha sempre provato, ma ad un certo punto ha svoltato proprio nelle prestazioni quando chiamato in causa. Ci sta che un giocatore ci metta un po’ ad inserirsi in un campionato diverso, ha svoltato, si è adattato bene al nostro sistema di gioco”

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