Spezia, Gotti: “Non sono fissato col modulo, se serve il 5-5-5 lo facciamo”

Dopo la sconfitta casalinga contro la Roma, lo Spezia riparte affrontando il Bologna al Dall’Ara. E Gotti, in conferenza stampa, spiega come gestirà la squadra di fronte a un numero di assenze che rischia di creare qualche difficoltà ai liguri.

Dopo la sconfitta casalinga contro la Roma, lo Spezia riparte affrontando il Bologna al Dall’Ara. E Gotti, in conferenza stampa, spiega come gestirà la squadra di fronte a un numero di assenze che rischia di creare qualche difficoltà ai liguri.

Il 5-5-5

—  

“Avremo delle assenze, certamente quelle di Nzola, Ekdal, Zurkowski e Bastoni. Per il resto abbiamo l’infermeria piena di tante piccole cose, oggi valuteremo, soprattutto Holm, poi si va. Dragowski ha recuperato con molto anticipo quindi va gestito con cautela, non regge due giorni di carico consecutivi e dopo la partita ha bisogno di parecchio recupero”. In compenso, anche a Thiago Motta mancherà una delle sue stelle. “Non ci saranno due protagonisti, Nzola ma anche Arnautovic. Dobbiamo adattarci, il Bologna ha parecchie qualità e noi dobbiamo mostrare le nostre. Sono un avversario diverso rispetto alla Roma, dovremo cambiare qualcosa, ma non mi è piaciuto che nell’ultima partita non siamo riusciti a essere pericolosi”. E forse bisognerà pensare anche a un cambio di sistema. “Non sono uno che si fissa sul modulo, se posso migliorare le cose col 5-5-5 lo faccio”.

I problemi del mercato

—  

È anche periodo di mercato, un qualcosa che a Gotti non è che piaccia moltissimo. “Ben venga la fine del mercato, è fastidioso lavorare durante la finestra di gennaio. Ci sono sempre calciatori che sono in odore di qualcosa, che hanno altri pensieri e che non sono del tutto focalizzati su quello che facciamo. Si perde qualcosa e questa perdita nel lavoro quotidiano poi si trasferisce in partita”. Per sostituire Kiwior, finito all’Arsenal, arriva Wisniewski. “Ho visto qualche sua partita a Venezia e ho una mezza idea delle sue caratteristiche, ma lo devo valutare nel contesto. È strutturato, diverso da Kiwior, ma mi è piaciuto vedendolo”. E con tanti calciatori arrivati da poco, non è una situazione facile per un tecnico. “Ognuno ha caratteristiche ed esperienze diverse, molti di quelli che sono arrivati sono giovani. Il più pronto era Zurkowski, che però starà ai box per una ventina di giorni. Io lavoro con la modalità della goccia, quella del piccolo contributo ogni giorno. Non mi piace che un giocatore entri in campo senza sapere cosa deve fare, voglio una squadra che faccia quello che devo fare assieme”.

Precedente Cagliari-Spal: i sardi non hanno mai vinto contro gli avversari Successivo Coppa del Re, derby Real: Atletico eliminato ai supplementari. Out anche Gattuso