Spalletti: “Dobbiamo imparare a chiudere prima le partite”. E Insigne sulla 10 di Diego…

L’allenatore della capolista: “Imbattuti? In realtà abbiamo già perso, con il Benevento in amichevole. La maglia del Napoli va onorata ogni volta che la indossiamo”. Insigne: “Restiamo con i piedi per terra”

“Napoli imbattuto? In realtà abbiamo già perso, con il Benevento in amichevole. La maglia del Napoli va onorata ogni volta che la indossiamo”. Luciano Spalletti cerca di smorzare i facili entusiasmi anche se è arrivata la sesta vittoria consecutiva in campionato dove il suo Napoli comanda a punteggio pieno. “C’è potenzialità, stasera abbiamo fatto una buona partita senza andare quasi mai in affanno. Ma dobbiamo migliorare e chiudere le partite come quelle di oggi prima, perché poi prendi un tiro o un gol e bisogna vedere come si reagisce”, ha aggiunto il tecnico toscano. “Dobbiamo rimanere sul pezzo, essere coscienti di quello che siamo e dove vogliamo andare. Dobbiamo restare concentrati perché ci sono squadre che devono ancora entrare a regime e possono fare tanti punti come noi ora”, ha proseguito Spalletti.

Insigne: “Piedi per terra”

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“Vincere e fare il gol era il modo migliore per festeggiare la targa per le 400 presenze ricevuta a inizio partita”. Così Lorenzo Insigne.”Dobbiamo stare con i piedi per terra e lavorare perché la strada è ancora molto lunga. È un’emozione indescrivibile ricevere l’ovazione dei tifosi. È quello che ho sempre sognato e sto cercando di ripagare la loro fiducia con buone prestazioni” ha aggiunto a Dazn. Alla lettura delle formazioni, sul maxischermo è comparso per errore il numero 10 accanto al suo nome. “Il mio numero è il 24, la 10 non si tocca – ha sorriso proseguendo -. È stata la maglia di una leggenda che ci ha portato sul tetto del mondo e ci ha fatto sognare. È una maglia che non si può toccare ed è giusto così. Se si lavora bene in settimana, ci si diverte. Lo scorso anno non siamo andati in Champions per un punto e fa ancora male. I tifosi si aspettano molto da noi e noi dobbiamo ripagare la loro fiducia. Sarri e Spalletti sono due allenatori diversi. Noi cerchiamo di esprimere il gioco del mister. Sapeva che eravamo delusi dalla mancata Champions e ci sta tirando su con la sua esperienza”.

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