Signori:”Assolto ma ignorato”

L’ex bomber si racconta in occasione dell’uscita di un docufilm su di lui: “La paura più grande? Il suono del campanello, mi riporta all’arresto del 2011. E in Italia anche se ti assolvono poi hai l’alone, sei sempre quello che…”

“E segna sempre lui, si chiama Beppe Signori si chiama Beppe Signori…”. Inizia così, con il coro che ha distinto i suoi cinque anni e mezzo in maglia biancoceleste, Fuorigioco – Una storia di vita e di sport, il docufilm dedicato all’ex attaccante che questa sera sarà presente nella “sua” Roma per una proiezione speciale (appuntamento alle 20.30 al Floating Theatre del Laghetto di Villa Ada). Torna spesso nella Capitale, “ci sono le mie figlie, ma stavolta è diverso, spero ci sia tanta gente”. Perché Beppegol ha ancora tanto da dire.

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