Serie A spaccata tra diritti tv e fondi. Cvc-Advent-Fsi: “Neutrali sull’assegnazione”

Prima dell’assemblea in programma giovedì, il consorzio fa sapere che “accoglierà qualsiasi scelta verrà compiuta” e invita i club a decidere “celermente”. La Lega, però, è ancora divisa

Giovedì i 20 club di Serie A torneranno a riunirsi in assemblea per l’ennesimo round sui diritti tv. Una partita, quella dell’assegnazione dei pacchetti domestici del prossimo triennio (Dazn in pole su Sky), che si intreccia con il progetto dell’ingresso del consorzio di fondi nella futura media company della Lega (1,7 miliardi per il 10%). Cvc, Advent e Fsi, attraverso una fonte comune hanno fatto sapere di avere “un approccio assolutamente neutrale rispetto all’assegnazione dei diritti” e che “accoglieranno qualsiasi scelta verrà compiuta. Al contrario, auspicano che la scelta venga compiuta celermente”.

Schieramenti

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Al momento, la Lega è spaccata in due fronti. Nove società (Benevento, Bologna, Crotone, Genoa, Roma, Sampdoria, Sassuolo, Spezia e Torino) chiedono di discutere prima dell’ingresso dei fondi, altre sette società (Atalanta, Fiorentina, Inter, Juventus, Lazio, Napoli e Verona) hanno scritto una lettera qualche giorno chiedendo invece di procedere senza indugio con l’assegnazione dei diritti tv 2021-24 e ritenendo che non ci siano le condizioni per accettare la proposta del consorzio. Nell’assemblea di giovedì il tema dei fondi è stato depennato: all’ordine del giorno solo l’assegnazione dei diritti.

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