Se il mercato scommette sul prodotto italiano

Comprare italiano per il bene della Nazionale, un mantra ripetuto ossessivamente sorseggiando l’amaro dopo la Macedonia. Un buon proposito rimasto tale, per la verità, nelle settimane di pre-mercato ma che ora può realmente trasformarsi in un comportamento virtuoso con scelte buone e giuste. Siccome la più alta concentrazione di talenti azzurrabili è custodita nella cassaforte del Sassuolo, la condizione necessaria (ma non sufficiente) è che l’ad neroverde Carnevali dia il via libera alla partenza di almeno un paio dei prezzi pregiati della squadra di Dionisi. Diciamo che qualche segnale di disponibilità c’è stato, ma il Sassuolo ha una solidità tale da poter imporre agli altri il proprio prezzo, come lo stesso ad ha confermato a proposito di Frattesi – «35 milioni non sono troppi» – nell’ultima intervista al nostro quotidiano.

Da Berardi a Zaniolo

Qualche segnale, dicevamo, c’è stato e dunque i tempi appaiono finalmente maturi per vedere Domenico Berardi indossare colori diversi rispetto al nero e al verde. Significherebbe, per l’attaccante calabrese, uscire per la prima volta dalla sua comfort zone emiliana, alzare l’asticella delle aspettative, imparare a convivere con le pressioni per misurarsi definitivamente con la scena internazionale. Significherebbe, ancora, andare oltre il paradosso: protagonista a Euro 2020, Berardi è diventato campione con l’Italia senza aver giocato neanche un minuto in Champions. Troppo poche quattro apparizioni in Europa League (cinque gol) per poter dire di averci provato sul serio. Sul passaporto di Nicolò Zaniolo invece ci sono già un bel po’ di timbri: in Champions ha esordito prima ancora che in A, trovando anche la più giovane doppietta italiana nelle coppe europee, e ha appena conquistato la Conference League con Mourinho. Ora si trova davanti a un bivio, non il primo ma certamente il più decisivo per la sua carriera: restare dove ha già vinto e dove è osannato, accettando i tempi che il club s’è dato per ridiscutere il suo contratto, o ricominciare altrove? C’è in ballo molto di più.

Scamacca-Psg, ipotesi concreta

Qualcosa nel giro azzurro è cambiato. Cancellieri, fresco di debutto col Mancio, è andato alla Lazio (con il riscatto un’operazione da quasi nove milioni), Bellanova all’Inter che pure aveva coltivato l’idea Frattesi, ora concretamente nel mirino della Roma. E qualcosa di clamoroso potrebbe accadere a breve, tanto per cambiare ancora dalle parti di Sassuolo: Scamacca al Psg è un’ipotesi concreta che proietterebbe nell’élite del calcio continentale il centravanti destinato ad affiancare Ciro Immobile in azzurro. A proposito di centravanti e staffetta azzurra: è ancora senza squadra Andrea Belotti, svincolato dal Toro e per ora sondato da Monaco e Newcastle, che hanno soldi ma non progetti tecnici accattivanti. Anche questo, a suo modo, è un segnale per il ct.

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