Sarri dopo il pari: “Peccato, a volte non siamo andati al tiro e questa è una bestemmia”

Tutte le parole del mister bianoceleste Maurizio Sarri intervenuto ai microfoni di Sky Sport al termine della gara contro il Bologna di Motta

La Lazio non riesce a vincere la quarta partita consecutiva in campionato e frena 0-0 in casa del Bologna. Una gara in cui la stanchezza ha pesato, macchiata anche dall’aminizione per Vecino che salterà il derby della Capitale del prossimo turno di campionato. Al termine della gara Maurizio Sarri è intervenuto ai microfoni di Sky per analizzare la gara. Queste le parole del tecnico biancoceleste:

“Abbiamo fatto una partita seria, di attenzione e applicazione. Siamo un po’ mancati in area di rigore ma giocare qui ora non è semplice. L’avversario è in un momento più che positivo, la prestazione è stata di livello. Mi sembra che l’anno scorso a questo punto della stagione Immobile era 19-20 gol, se avesse giocato saremmo in media per i gol segnati. Anche perché stiamo creando tanto e finalizziamo poco. Poi in alcune occasioni non siamo andati al tiro ed è una bestemmia, sinceramente.

Zenga? Penso che da parte mia è una simpatia naturale, è un personaggio che mi fa sentire bene, se ci parlo mi mette a mio agio. Mi auguro che manchi sempre qualcosa, perché la benzina per chi fa il nostro lavoro è avere motivazioni feroci. Se l’obiettivo è irraggiungibile è meglio perché ci lascia benzina dentro.

Avrei preferito iniziare ad allenare più giovane? Nagelsmann è stato baciato da Dio, con una delle squadre più forti d’Europa. Io vengo dalla polvere, il percorso da fare è stato lungo, difficile, però mi sono divertito. Ti resta tutto, come allenatore sei la somma delle esperienze che hai fatto. Il calcio dei dilettanti non è così diverso da questo, è diverso il motore dei giocatori, la tecnica, ma l’aspetto tattico è quello. Tutte le esperienze che hai fatto ti restano dentro e ti sono utili.

Mi sono tagliato i capelli perché mia moglie mi rompeva. Vincevamo tante partite e quindi la rimbalzavo, l’altra sera sono tornato a casa che avevo perso. Quindi non avevo scuse per non farlo (ride n.d.r). Io in casa sono uno spettacolo: non disturbo mai. Ci sono poco e sono chiuso nel mio yfficio. Mi dispiace che non ci sia Mourinho in panchina al derby, perché lo vedo sempre volentieri e perché fa parte dello spettacolo”. 

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