Sarà mio perché… Da Maignan a Giroud: tutta la voglia scudetto del Milan

Manca solo una partita per conoscere il Re del Campionato. Il Milan capolista contro il Sassuolo, a Reggio Emilia; l’Inter che insegue a 2 punti, contro la Samp a San Siro. Se i rossoneri sono avanti è anche perché hanno “voluto di più”, ci hanno messo un entusiasmo e una fame da sognatori che ai nerazzurri più vissuti, in certi momenti, sono mancati. Se l’Inter, subito in vantaggio a Bologna, non ha trovato la ferocia per chiudere una parita importantissima; il Milan, nel finale, ha raggiunto più di una volta allo scadere una vittoria che sembrava sfuggita. Anche gli avversari, ultimo Giovanni Simeone, hanno riconosciuto al Milan uno spirito superiore. Anche domani, a un passo dal traguardo, il Milan si avventerà sul traguardo con la sua poderosa forza di volontà, per disinnescare ogni rischio di beffa di cui la letteratura del pallone, notoriamente rotondo, è ricca. Abbiamo provato a indovinare le voglie di una dozzina di rossoneri e di Stefano Pioli; cioè la molla che domani farà scattare ogni milanista verso lo scudetto. Ibra vuole uno scudetto anche per dedicarlo alla memoria dell’amico Raiola; Tonali e Calabria per realizzare i loro sogni di bambini; Hernandez per non sprecare il gol meraviglioso appena fatto; Leao per consacrare la stagione della sua maturazione. Tra i milanisti che non abbiamo citato, aggiungiamo qui Junior Messias. Beh, l’ex Crotone vuole uno scudetto che fino a pochi anni fa non aveva neppure osato sognare: da fattorino a Campione d’Italia. A volte la vita recapita favole che neppure la fantasia è in grado di concepire. E senza bussare.

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