Sanchez come Zamorano: “Se non gioco sono un leone in gabbia…”

Il cileno dopo la doppietta a Parma: “Abbiamo anche sofferto, ma se vuoi vincere lo scudetto funziona così…”. Nell’ottobre 2017 lo storico 1+8 sognava l’arrivo in nerazzurro dell’amico connazionale

Era il 19 settembre 1999, una vita fa: eravamo a San Siro, nel giorno in cui Christian Vieri si regalò forse il gol più bello della propria carriera: palla ricevuta spalle alla porta e sinistro a girare all’incrocio con Buffon battuto. Di fronte c’era un Parma clamoroso con Thuram (sfortunato con un autogol), Cannavaro, Ortega, Di Vaio e Crespo, annientato quella sera (anche) da Moriero e soprattutto Zamorano, protagonista con una doppietta nel 5-1 finale. Ecco, partiamo proprio da Bam Bam e da alcune sue dichiarazioni: “Sanchez? Mamma mia, che fenomeno… Da nessuna parte si è sentito importante come in Italia, chissà che gennaio o giugno non possano essere il momento buono per tornare…”. Era il 14 ottobre 2017, vigilia di un derby vinto 3-2 con tripletta di Icardi, oggi dimenticato con Lukaku gigante là davanti, al suo posto in attacco. Ivan parlò così a Gazzetta.it, sognando di vedere l’amico Alexis con i suoi colori. A proposito di quel 5-1 al Parma: prima della doppietta di stasera, l’ultimo cileno a realizzare una marcatura multipla in Serie A con l’Inter è stato il famoso 1+8, proprio quella volta. Una coincidenza particolare.

Dzeko sembra lontano

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Per il Niño Maravilla fanno cinque in questo campionato, superati i quattro realizzati nella stagione d’esordio in nerazzurro. Così l’ultimo mercato invernale sembra già lontanissimo: Inter e Roma ci provarono per uno scambio alla pari con Dzeko. Sanchez, che non era proprio contentissimo di essere la prima riserva nell’attacco di Conte, ci prese gusto e spinse per chiudere l’operazione. Assolutamente nulla contro l’Inter, che l’ha riportato in Italia dopo la sfortunata esperienza al Manchester United, ma la possibilità di giocare è ciò che accende i grandi giocatori. E questa, ultimamente, stava mancando. Qualche ostacolo economico frenò tutto, con Alexis e Dzeko che rimasero al proprio posto. E a posteriori – penserà Conte, nonostante la grande stima nei confronti del bomber bosniaco -, va bene così.

Il messaggio per Conte

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“È stata una partita difficile, entrambe le squadre hanno giocato bene. Abbiamo anche sofferto, ma se vuoi vincere lo scudetto funziona così…”, ha spiegato Alexis al 90’. E ancora: “Siamo sulla strada giusta, dobbiamo cercare di sbagliare il meno possibile. Sono all’Inter da un anno, posso dire che tanti ragazzi sono migliorati”. Parole al miele per Conte, con un messaggio in aggiunta: “È un tecnico di esperienza, sono felice se ha fiducia in me. Poi certo, se sto fuori mi sento come un leone in gabbia. Penso di essere stato sempre in forma, vorrei giocare e in campo si vede”. Questi sono i campioni, uno come Sanchez: Zamorano, nel 2017, già lo sapeva. E ci sperava.

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