Salernitana, rabbia Colantuono: “Perché far giocare una partita simile?”

Le parole di Stefano Colantuono, intervenuto nella conferenza stampa del post gara tra Salernitana e Lazio, terminata con il punteggio di 3-0 in favore dei biancocelesti

Parola a Stefano Colantuono. Il tecnico della Salernitana è intervenuto al termine della gara interna che ha visto la sua formazione perdere  nettamente contro la Lazio di Maurizio Sarri, trascinata da uno straordinario Ciro Immobile. Questo insuccesso spezza il ritmo positivo che la compagine granata era riuscito a trovare dopo la vittoria al “Bentegodi” contro l‘Hellas Verona che aveva ridato entusiasmo alla piazza, oltre che a delle concrete speranze di rimonta dalle zone basse della classifica di Serie A. Il tecnico Colantuono ha dunque rilasciato ai microfoni di Dazn alcune dichiarazioni in merito al match contro i biancocelesti:

Non capisco che gusto ci sia nel vedere una partita del genere. Lo dico per il sistema. Non capisco i regolamenti,  pur rispettando tutte le condizioni. Non vale solo per la Salernitana ma per tutti. Oggi, anche con la squadra al completo, la bilancia sarebbe stata comunque dalla parte della Lazio ma sicuramente ci sarebbe stata una partita diversa, con qualcosa di più. Oggi sono venuti a mancare sette dei titolari che avevano giocato a Verona. Faccio fatica a capire il protocollo del 35% degli indisponibili che vale solo da lunedì prossimo nonostante il turno sia lo stesso. Se avessimo giocato nel posticipo di lunedì avremmo avuto altre regole. La Lazio è nettamente superiore a noi e non faccio polemiche ma ci sono alcune cose che non mi sono chiare. Stiamo cercando di rimanere appesi alla classifica, ci siamo rimessi in corso con la bella vittoria di Verona. Stasera volevamo avere almeno la possibilità di giocarcela. Penso anche ai pochi tifosi che sono venuti e hanno pagato il biglietto. Commentare la partita ha poco senso. Eravamo ridotti proprio all’osso, non tanto per l’11 iniziale ma perché abbiamo fatto giocare dei ragazzi che vengono da 30-40 giorni di inattività per Covid-19 come Obi, Rabieri e Schiavone. Non capisco ma mi adeguo. Mi era stato chiesto di tenere in vita la squadra, attaccata alla classifica. Delle dodici partite della mia gestione ne abbiamo affrontate cinque alla nostra portata e abbiamo fatto 7 punti, mentre le altre erano troppo più forti di noi. Abbiamo la possibilità di rimanere aggrappati alle squadre che ci sono davanti. Dopo il Napoli avremo delle partite alla portata e dovremo farci trovare pronti. La squadra va puntellata anche alla luce degli infortunati. Col presidente ci siamo incontrati ieri, ha tantissimo entusiasmo e dei progetti molto interessanti, le sensazioni sono state ottime, ci risentiremo di più nei prossimi giorni. Sono convinto che possiamo fare un girone di ritorno all’altezza”.

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