Ruolo, tattica e al centro del progetto: ecco il piano per far esplodere Kulusevski

Aspettando i quattro campioni d’Europa attesi per i primi di agosto (Chiellini, Bonucci, Bernardeschi e Chiesa), la Juventus è già al lavoro per la prossima stagione. Sul mercato bisogna risolvere i nodi legati al futuro di Dybala e Ronaldo, in campo l’argentino ha già fatto i primi allenamenti insieme ai primi compagni che qualche giorno fa si sono presentati alla Continassa per la nuova era targata Massimiliano Allegri. 

INTOCCABILE – Tra loro non c’era Dejan Kulusevski, ancora in vacanza post-Europeo e che presto tornerà a Torino per iniziare la sua seconda stagione in bianconero. Lo svedese è uno degli intoccabili della Juve del futuro, la dirigenza punta molto sul ragazzo e le sirene dalla Premier League non preoccupano; nemmeno l’eventuale tentativo di Fabio Paratici per portarlo al Tottenham: lo svedese è il grande sogno dell’ex dirigente juventino che nel gennaio 2020 investì gran parte del budget per bloccare il classe 2000.

IL RUOLO – Da parte della Juve però non ci sarà nessun margine d’apertura: dopo un anno di rodaggio per Kulusevski può essere la stagione della svola. Prima dell’arrivo a Torino aveva un solo anno di Serie A a Parma alle spalle, aveva bisogno di ambientarsi in un top club per provare a emergere tra campioni come Ronaldo e Dybala. A inizio stagione ci stava per riuscire, ma non giocando mai nel suo ruolo naturale era tutto più difficile: Kulu è esploso a Parma giocando esterno offensivo a destra, la Juve l’ha preso prima dell’arrivo di Pirlo che giocava con l’attacco a due, e così lo svedese si è ritrovato spesso ad essere schierato o esterno di fascia a centrocampo o da seconda punta.

AL CENTRO DEL PROGETTO – Con Allegri può essere tutta un’altra musica. Dejan partirà dietro a Chiesa, Dybala e Ronaldo nelle gerarchie, ma con tre competizione ci sarà spazio per tutti e soprattutto per un giocatore di qualità come lui. La Juve l’ha messo al centro del progetto ed è uno dei tre giovani incedibili così come Chiesa e De Ligt: tre talenti dai quali ripartire nel presente, per scrivere il futuro.

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